In Friuli Venezia Giulia decolla un nuovo corso di specializzazione nel settore del legno arredo per creare profili professionali altamente qualificati in un settore specifico, quello del legno arredo e dei materiali del “Made in Italy”, rafforzare la filiera tra istruzione, formazione e tessuto produttivo, proporre un modello innovativo che risponda alla crisi innalzando il livello di specializzazione e assecondando contestualmente la vocazione sociale ed economica del territorio.
L’avvio del nuovo corso di specializzazione avviene grazie all’accordo siglato dall’assessore regionale all’istruzione, Alessia Rosolen, con il dirigente scolastico dell’Isis “Arturo Malignani” di Udine, Andrea Carletti, il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Daniela Beltrame, e il presidente del Cluster legno arredo, Franco Di Fonzo.
L’intesa è destinata agli allievi delle classi terze dell’indirizzo “Meccanica, meccatronica ed energia” che avranno scelto l’articolazione “Meccanica e meccatronica – Arredo e materiali per il Made in Italy”.
«Il comparto del manifatturiero ha saputo reggere l’urto della pandemia e resta un patrimonio irrinunciabile – ha detto Rosolen -, sia sotto il profilo economico che dal punto di vista del patrimonio culturale e sociale del territorio».
Il presidente del Cluster legno arredo, Franco Di Fonzo ha segnalato che il settore presenta un fatturato da 3,4 miliardi di euro l’anno, ovvero il 14% dell’intero fatturato manifatturiero regionale, e nel Friuli Venezia Giulia impiega 20.000 addetti in 2.500 aziende.
«L’iniziativa che presentiamo – ha aggiunto Rosolen – nasce dalla segnalazione del sindaco di San Giovanni al Natisone, il quale si era fatto portavoce delle istanze delle imprese dell’area rispetto alla scarsa disponibilità di tecnici specializzati; la richiesta è stata prontamente colta dalla Regione, che di concerto con l’Ufficio scolastico, raccogliendo anche la disponibilità e le istanze del Cluster legno arredo e verificata la fattibilità con l’Istituto “Malignani”, ha predisposto il percorso normativo necessario per avviare l’iniziativa, per ora di carattere sperimentale, di alta formazione».
«Si tratta di un’esperienza – ha proseguito Rosolen – che delinea per i ragazzi prospettive interessanti sotto il profilo occupazionale, in un settore che costituisce, da sempre, un’eccellenza del Friuli Venezia Giulia; la sperimentazione verrà avviata dall’Istituto “Malignani” e dall’Ufficio scolastico regionale nell’anno scolastico 2021-2022 con il supporto, nel percorso formativo, di una presenza importante dei tecnici delle imprese».
Rosolen ha quindi posto l’accento su un ulteriore tassello di specializzazione legato al territorio: «ci saranno corsi specifici presso il territorio di San Giovanni al Natisone, ai quali parteciperanno tutti i soggetti del sistema della formazione, l’Enaip e la Casa dell’Immacolata, con l’obiettivo di offrire una formazione sempre più specifica, definita, proiettata verso le nuove sfide del mercato del lavoro».
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