Mondiali di sci di Cortina: per 78% delle imprese gli eventi sportivi fanno bene all’economia

Ricerca di Format Research commissionata da Sose Spa su 2.054 aziende partecipanti.

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mondiali di sci di cortina 2021

Gli investimenti del governo per realizzare opere sul territorio per i Mondiali di sci alpino Cortina 2021 sono stati una scelta giusta. Lo pensa il 78.7% delle 2.054 aziende (imprenditori della provincia di Belluno, del Veneto, ma anche di altre aree del Nord Italia) che hanno partecipato al sondaggio voluto dal commissario governativo alle opere di Cortina 2021, commissionato da Sose spa e realizzato da Format Research. 

I risultati sono positivi, per gran parte dei criteri presi in esame: più del 60% degli intervistati ha apprezzato la conclusione degli interventi nei tempi stabiliti; il 62.7% ritiene che gli investimenti fatti dal governo si tradurranno in una eredità stabile per il territorio. La percezione diffusa è positiva, anche se poche aziende sono state coinvolte direttamente: soltanto il 3.5% degli intervistati avrà benefici diretti; 7.1% in maniera indiretta, nel periodo 2018-2020. 

Quanto alla riduzione di fatturato in questi mesi segnati dal Covid-19, se i Mondiali non ci fossero stati, il 77,2% delle imprese ha detto di ritenere che si sarebbe stato un ulteriore calo. Le stesse aziende sostengono di aver realizzato in media il 5.9% del loro fatturato 2020 grazie ai Mondiali di sci. 

Valerio Toniolo, commissario di governo per le opere dei Mondiali, è soddisfatto: «l’analisi delle statistiche del sondaggio si consoliderà a giugno, con i dati definitivi. Ci consentiranno di capire, in modo scientifico, cosa è successo ai comuni e alle imprese del territorio, con i Mondiali di sci di Cortina, anche in termini di occupazione. Tutto ciò in proiezione verso le Olimpiadi invernali 2026».

Per Toniolo «questi dati confermano anche il ritorno economico. La sinergia fra pubblico e privato è stata essenziale per i Mondiali di sci 2021 ed è un impegno per le Olimpiadi invernali 2026». A proposito del dato sugli investimenti effettuati per ridurre l’impatto ambientale, per cui in media il 15% è stato fatto per i Mondiali di sci.

«E’ più che incoraggiante. Ci conferma la nostra direzione per il futuro, c’è la consapevolezza che la linea è stata tracciata – afferma Alessandro Benetton, presidente di Fondazione Cortina 2021 -. Non si deve più vedere la sostenibilità ambientale come antagonista della sostenibilità economia o sociale». 

Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno, evidenzia che «i Mondiali di sci sono stati una grandissima opportunità, molte aziende hanno lavorato per l’evento. Per il futuro in vista delle Olimpiadi invernali 2026, chiediamo la sburocratizzazione dell’iter per realizzare le infrastrutture, per vedere le opere fatte in tempo. La prefettura di Belluno attua un rigoroso controllo sulla legalità, laddove sappiamo che i grandi eventi diventano appetibili per infiltrazioni che possono distruggerli». 

«La parte sportiva è ammirevole: era difficile vincere questi Mondiali di sci, che si sono trovati tutto contro, con avversità di ogni genere – evidenzia Flavio Roda, presidente della Federazione italiana sport invernali -. Era difficile partire, ma tutti hanno lavorato per riuscirci. Qui sono stati capaci di mettere in moto la macchina, grazie all’esperienza, al lavoro di anni. Questi Mondiali danno le indicazioni per il futuro, per le Olimpiadi invernali 2026. Se per la parte sportiva funziona tutto, se i protocolli di sicurezza vengono applicati, ci vorrebbe invece più attenzione per il contorno. La viabilità per Cortina – ha detto – è una tragedia: non può essere così. In questo periodo è pure peggio che nella normalità. Un Mondiale comprende tutto, non soltanto l’evento, ma anche la parte funzionale». 

Da parte sua, Carlo Mornati, segretario generale Comitato olimpico nazionale italiano evidenzia come «non avremmo ottenuto le Olimpiadi invernali 2026 se non ci fossero stati questi Mondiali di sci 2021. Questo sta confermando di essere un grandissimo Mondiale. L’Italia è il “Numero 1” nell’organizzazione e lo sta dimostrando nelle difficoltà La pandemia ha fermato il mondo, ma qui si è fatto un Mondiale. Qui a Cortina non c’è la percezione della pandemia: tutto funziona, mentre lo sport nel mondo è fermo».

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