Olimpiadi invernali 2026: quasi pronto il tracciato finale delle varianti di Longarone e di Cortina

Zaia: «stretta finale per la progettazione esecutiva, tempi brevi per un’opera strategica sulla statale di Alemagna».

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Anas annuncia i lavori in corso sulla statale di Alemagna.

In vista delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina entrano nel vivo le principali opere infrastrutturali, con la definizione quasi conclusa dei progetti delle varianti alla statale di Alemagna negli abitati di Longarone e di Cortina.

«Entra nel vivo la variante di Longarone, l’opera viaria che vale 270 milioni di euro destinata a rendere fluido l’accesso all’area delle Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina – ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia -. Quello che realizzeremo in termini di infrastrutture sarà una vera e propria rivoluzione, sia in prospettiva olimpica sia di rilancio della Conca. Il progetto sportivo è il pretesto per dare il via a qualcosa di eccezionale e di prioritario per l’intero territorio Bellunese».

«Chi è stato almeno una volta sulle nostre Dolomiti conosce l’importanza e l’utilità di intervenire su Longarone – sottolinea Zaia -. Non è possibile pensare ad uno sviluppo strategico del territorio, se non si risolve questo nodo. Confido che domani vengano definite tutte le soluzioni tecniche per questa variante, condivise ovviamente con i portatori di interessi, per anticipare a stretto giro tutti i dettagli alla Società che sarà incaricata di progettare e realizzare le opere olimpiche, non appena sarà ufficialmente costituita». 

«Grazie agli approfondimenti e ai rilievi topografici, idrogeologici e geologici forniti dai tecnici sono emerse diverse soluzioni – precisa la vicepresidente della regione Veneto e assessore alle infrastrutture, Elisa De Berti -. In particolare per Longarone è prevista una variante alla SS 51 di “Alemagna”, per eliminare il traffico all’interno del centro urbano che inevitabilmente forma delle strozzature alla viabilità rendendo veramente difficile, oltre che pericoloso, raggiungere Cortina nei giorni di maggior afflusso. Intervento che darà una risposta alle esigenze dei residenti e sia a quelle del turismo, anche in previsione dell’apertura di nuovi impianti di risalita. Altra prerogativa importante della nuova soluzione viabilistica dovrà essere, oltre alla salvaguardia del centro abitato, anche la permeabilità della nuova strada rispetto all’importante area produttiva, dove, come è noto, risiedono le sedi di aziende di spicco a livello internazionale. Tutte queste analisi e simulazioni tecniche sono svolte per verificarne, di concerto con il comune di Belluno, l’inserimento di una infrastruttura in un territorio certamente fragile e delicato sotto diversi profili».

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Il tracciato della variante di Longarone della statale di Alemagna.

Parimenti, proseguono i lavori di progettazione anche della variante di Cortina: «anche la variante di Cortina è una delle infrastrutture più attese per le Olimpiadi invernali 2026, che darà un connotato moderno e sostenibile alla cittadina montana, permettendo di riorganizzare completamente la mobilità del centro abitato. Il costo stimato per il progetto è di circa 200 milioni di euro».

. «Nel passato sono state abbozzate diverse soluzioni per la variante di Cortina, ma l’ipotesi più plausibile riguarda una strada in variante della statale 51 di “Alemagna”, da inserire ad ovest dell’abitato, realizzando una galleria, con imbocco a sud del paese e sbocco a nord – anticipa Zaia -. Oggi è il momento di fare sintesi sulla base di tutte le indagini tecniche condotte nel passato, per arrivare ad una soluzione veloce e sostenibile, perché il territorio in cui dobbiamo intervenire è particolarmente sensibile e fragile, sotto vari profili, a cominciare da quello idrogeologico, paesaggistico e agrario. Ricordo che ci troviamo in uno degli otto siti veneti Patrimonio dell’Umanità e l’impegno di tutti gli attori coinvolti a risolvere i problemi lascia ben sperare». 

I progetti che la regione Veneto sta approntando saranno consegnati alla società Infrastrutture Milano Corina 2026: «auspico che il nuovo Governo costituisca al più presto la società che assumerà le funzioni di soggetto attuatore per le opere olimpiche e nomini il commissario governativo – dice Zaia -. A società e commissario consegneremo il lavoro svolto sino ad ora, auspicando che questo tandem si riveli la soluzione vincente anche per altri interventi, oltre a quelli già programmati e progettati da ANAS, per dare avvio ad un modello che possa diventare esempio nazionale di confronto e sinergia per la realizzazione di grandi opere».

De Berti evidenzia come «si tratta pur sempre di un’infrastruttura complessa, da realizzare in un ambito fortemente vincolato sotto il profilo ambientale e anche per le funzioni urbane assegnate. Congiuntamente agli altri interventi e alle infrastrutture dedicate alla mobilità alternativa ai mezzi privati su gomma, si otterrà un sistema capace di far rinascere l’area urbana, riqualificandola e rendendola più vivibile, anche nei periodi con grande affluenza turistica, con massima attenzione all’ambiente. La nuova galleria è inserita nel Masterplan che regione, provincia e comune stanno congiuntamente redigendo. Attraverso il nuovo percorso si assorbiranno tutti i flussi veicolari leggeri, ma soprattutto quelli pesanti di attraversamento, mentre i restanti verranno riorganizzati sfruttando dei parcheggi scambiatori posizionati in punti strategici, per eliminare la congestione nel centro abitato».

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