Conftrasporto, dalle limitazioni ai Tir sull’asse del Brennero nessun danno ambientale, solo economico

Uggè: «intervenga subito il presidente del Consiglio pe ripristinare le corrette condizioni di libera concorrenza negli scambi commerciali tra paesi europei».

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Infrastrutture alpine asse del brennero
Il presidente di Conftrasporto Confcommercio, Paolo Uggè.

L’altro giorno, “il NordEst Quotidiano” lo aveva annunciato riprendendo e rilanciando uno studio condotto dalla Camera di commercio di Bolzano secondo cui l’impatto ambientale del traffico lungo l’asse del Brennero sarebbe pressoché nullo, nonostante il crollo del traffico durante il contingentamento degli spostamenti durante la pandemica da Covid-19.

Il dato non è sfuggito a Conftrasporto Confcommercio che, tramite il presidente Paolo Uggè, spara a palle incatenate contro la politica discriminatoria ed anticoncorrenziale del Tirolo e dell’Austria. «L’Austria, lo abbiamo detto più volte, bara: lo dimostrano i dati pubblicati nel sito della Camera di commercio e ripresi da “il Nordest Quotidiano”, dimostrano che, nonostante i contingentamenti e il lockdown, i valori delle polveri sottili al Brennero rimangono invariati». 

Insomma, come rileva la Camera di commercio di Bolzano, il coronavirus e il catastrofico crollo del traffico hanno avuto, e continuano a produrre, conseguenze immani per l’economia, mentre sembrano non ripercuotersi sui valori delle polveri sottili.

Secondo Uggè «le misurazioni delle polveri sottili effettuate dalla provincia di Bolzano nei mesi da marzo a maggio, sia in contesti urbani che lungo l’asse del Brennero, dimostrano chiaramente che l’inquinamento da polveri sottili non è calato durante il confinamento e il conseguente blocco della mobilità; infatti, il valore registrato corrispondeva a quello dell’anno precedente. Invece, per quanto concerne i dati sull’ossido di azoto (NOx), è emerso che le emissioni sono in calo da anni nonostante il crescente numero di transiti».

Dopo avere analizzato il contesto, il presidente di Conftrasporto sposta l’obiettivo sulle politiche di transito adottate dall’Austria: «nonostante questi dati incontrovertibili, Vienna porta avanti il suo disegno economico contrabbandandolo con un disegno ecologico, consa che è del tutto infondata». 

Anche per il nuovo rafforzamento dei divieti di transito entrati in vigore dal 1° gennaio 2021, Uggè richiama il governo italiano ai suoi doveri di difendere l’economia nazionale dalle politiche anticoncorrenziali messe in atto dall’Austria: «il ministro ai Trasporti, Paola De Micheli, già intervenuta in passato sulla questione, nei giorni scorsi ha inviato assieme al suo omologo in Germania una lettera congiunta indirizzata al commissario europeo ai Trasporti Adina Valean per chiedere che venga fatta rispettare la libertà di transito sancita dall’Unione Europea. Diamo atto al ministro dell’impegno presso l’Unione Europea – conclude Uggè – Ma ora il presidente del Consiglio Conte non può non intervenire a livello comunitario perché questo è solo un problema politico che va risolto al più presto e in modo definitivo».

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