Il governatore Attilio Fontana dà il via al secondo tempo della giunta regionale con un rimpasto del governo della Lombardia per dare nuovo abbrivio e smalto alla seconda parte della legislatura. Fontana ha presentato la nuova giunta che vede l’uscita dall’incarico di assessore alla sanità del forzista Giulio Gallera, sostituito da una personalità di sicuro peso e autorevolezza come Letizia Moratti che assume anche la carica di vicepresidente della giunta.
Il rimpasto del governo della Lombardia avviene a seguito delle tensioni delle ultime settimane che hanno “consigliato” a Silvio Berlusconi e a Matteo Salvini di mettere mano alla compagine di governo per rilanciare il motore dell’economia nazionale.
Oltre alla Moratti che dovrà occuparsi del riassetto della sanità regionale dopo la sperimentazione della riforma Maroni che non ha dato i risultati attesi, che vedrà una più capillare presenza dei servizi sul territorio vicino alla popolazione, altro nome di spicco è quello del leghista Guido Guidesi, ex sottosegretario del I Conte a Roma, che si occuperà di sviluppo economico subentrando alle deleghe di Alessandro Mattinzoli, cui rimangono le competenze in tema di casa e housing sociale al posto di Stefano Bolognini, tra i fedelissimi di Salvini, che spostato sulla responsabilità dei giovani e città metropolitana al posto di Martina Cambiaghi, che esce dalla giunta assieme a Gallera. Tra le novità pure la leghista Alessandra Locatelli che guiderà il neonato assessorato alla disabilità.
Negli altri principali assessorati, confermati il forzista Fabrizio Sala all’innovazione (che perde la vicepresidenza ma aggiunge la competenza sull’istruzione, ceduta da Melania Rizzoli che si concentra sul lavoro e formazione); l’azzurro Raffaele Cattaneo all’ambiente; il leghista Stefano Bruno Galli alla cultura e autonomia; Davide Caparini al bilancio (senza la semplificazione, che viene attribuita a Sala); Claudia Maria Terzi ai trasporti; Riccardo De Corato alla sicurezza. Sport e Olimpiadi, altra delega di peso, se la terrà Fontana che l’affiderà al riconfermato sottosegretario Antonio Rossi. Invariate le competenze degli altri assessori.
Soddisfatto della nuova squadra Fontana: «abbiamo voluto mettere forze fresche per continuare a guardare con determinazione al futuro della nostra regione e per fare in modo che la Lombardia possa ricominciare a correre, con la stessa forza con cui ha corso negli scorsi anni. La Lombardia deve essere la regione che contribuisce a trascinare l’intero sistema Paese, è troppo importante».
Per una Lombardia che riparte dopo avere fatto il tagliando di mezza legislatura, ci sarebbero anche altre realtà che meriterebbero più attenzione da parte dei vertici dei partiti di centro destra, ad iniziare da quella trentina, dove il primo governo a trazione leghista dell’Autonomia speciale sta annaspando sempre di più nell’incapacità di affrontare e risolvere i vari problemi, facendo aumentare lo scontento della popolazione e, soprattutto, delle categorie economiche. Anche qui, un tagliando di mezza legislatura sarebbe utile, anche per evitare che l’appannamento dell’azione di governo del centro destra costituisca la migliore campagna elettorale per la riconquista del potere da parte del centro sinistra.
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