Il Consiglio regionale del Veneto ha approvato il bilancio 2021-2023, il primo della legislatura, a tempi di record, mettendo a disposizione 17 miliardi evitando il ricorso all’esercizio provvisorio.
«In meno di due mesi, dall’approvazione in giunta regionale al voto finale da parte del Consiglio Regionale, si è arrivati al varo del bilancio 2021-2023 prima di Natale, a tempo di record così come preannunciato – sottolinea l’assessore al bilancio, Francesco Calzavara -, nonostante le incertezze e le difficoltà che tutti noi stiamo vivendo. Questo assume un significato ulteriore perché dimostra, con i fatti, il livello di responsabilità e d’impegno con cui i rappresentanti della Regione stanno affrontando la situazione».
«In un anno particolare, come quello che stiamo vivendo che ci ha visto coinvolti nell’evolversi della pandemia e nel passaggio elettorale, atipico nei tempi visto che tradizionalmente le elezioni si svolgevano a maggio – sottolinea Calzavara -, essere riusciti ad approvare questo bilancio ed evitare l’esercizio provvisorio è un grande segnale di efficienza della macchina amministrativa della Regione Veneto. Un bell’esempio di responsabilità e dedizione da parte della politica regionale, che in tempi ristretti è comunque riuscito ad arrivare alla sua approvazione».
Per l’assessore regionale al bilancio quello approvato è «un provvedimento che rispecchia le necessità attuali dei cittadini Veneti e darà delle conferme importanti ai settori più colpiti dall’emergenza sanitaria. Mi riferisco a tutto il mondo socio-sanitario e del sociale, a quello del trasporto pubblico e delle infrastrutture, passando ovviamente per il turismo agricoltura e commercio, così come all’istruzione, formazione e lavoro. Per l’undicesimo anno consecutivo sarà un bilancio che non introduce nuove tasse e non applicherà l’addizionale Irpef, lasciando nelle tasche dei Veneti oltre 1 miliardo di euro. Ogni ragionamento lo lasciamo al futuro, anche se il tema centrale non è introdurre l’Irpef per tassare i Veneti, ma eventualmente pensare ad una tassa di scopo».
Calzavara illustra le principali poste del bilancio 2021-2023: «darà risposte concrete ai cittadini Veneti e garantirà la copertura di tutte le poste strategiche pluriennali su cui la Regione ha assunto degli impegni precisi. Con i 17 miliardi a disposizione riusciamo a confermare nel prossimo triennio i 31 milioni di euro annui da destinare alle scuole paritarie del Veneto, i 21 milioni di euro per l’attività dei forestali, i 29 milioni di euro per la formazione professionale, i 60 milioni di euro per gli oneri del trasporto pubblico locale, i 6 milioni di euro per il ristoro dei canoni idrici alle Province, i 2 milioni di euro per la lotta alla cimice asiatica, i 2 milioni di euro per il finanziamento di future leggi regionali ed il rifinanziamento dei Giochi Olimpici invernali Cortina 2026. Nuove risorse saranno indirizzate alla riduzione del rischio idrogeologico (15 milioni di euro) e alla messa in sicurezza dei viadotti (10 milioni di euro). Ricordo, infine, i 65 milioni annui stanziati come cofinanziamento regionale dei progetti comunitari ricompresi nei quattro fondi: FSE, FESR, FEASR, FEAMP – rimarca l’assessore -. Questo impegno garantirà un importante effetto moltiplicatore dei finanziamenti destinati alla programmazione comunitaria».
Soddisfatto dell’approvazione finale del bilancio il governatore Luca Zaia: «ringrazio l’assessore Calzavara, il presidente della prima commissione Sandonà e tutti i consiglieri, di maggioranza e di opposizione, per il lavoro svolto in queste settimane ed il proficuo confronto emerso in aula che hanno portato all’approvazione della legge di bilancio. Il pilastro fondamentale della gestione e dell’attività amministrativa regionale ci consente di approdare al 2021 con le risorse e la capacità di dare risposte immediate ai cittadini. Un bilancio triennale che rispecchia la nostra filosofia – sottolinea il Governatore -, dando corso al totale cofinanziamento dei fondi comunitari con un impegno annuale di 65 milioni di euro e confermandoci, anche quest’anno, una regione libera da addizionali tributarie con la rinuncia di un potenziale introito di oltre 1.183 milioni di euro di tassazione. Ricordo che siamo l’unica regione italiana che non applica tasse regionali, e questo da quando ci siamo noi al governo in Veneto. Una scelta ponderata che intende essere un sostegno concreto all’economia».
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