Le priorità del governo BisConte: assicurare la galera per i delitti contro gli animali

Riprende a correre il disegno di legge grillino. Le critiche della Lega: «sarebbe meglio assicurare la certezza della pena ad assassini, stupratori, rapinatori e tutti i violenti in genere».

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delitti contro gli animali

Fa discutere la scelta delle priorità del governo BisConte che, tra le 13 proposte di legge da inserire nella corsia preferenziale di rapida approvazione, ha scelto di inserire la proposta che andrebbe ad introdurre la reclusione per chi si macchia di delitti contro gli animali.

Intendiamoci, è giusto che chi maltratta, tortura, uccide ingiustificatamente animali abbia la giusta condanna, ma di qui ad inserirla nella corsia preferenziale ce ne corre, specie in un contesto socioeconomico come quello attuale che avrebbe ben altre urgenze.

Il disegno di legge, presentato quale integrazione della vigente normativa, andrebbe a modificare – e non di poco – la situazione vigente, equiparando i reati contro gli animali, solitamente puntiti con ammenda o l’arresto, a quelli contro le persone, con la previsione dell’arresto obbligatorio.

Il disegno di legge n. 1078, proposto e depositato l’anno scorso dai soli esponenti del M5S, titola “Modifiche al codice penale, al codice civile, nonché altre disposizioni in materia di tutela degli animali» La ripresa dell’iter legislativo che sanziona in modo più severo i delitti contro gli animali preoccupa i parlamentari della Lega, tra cui il senatore Francesco Bruzzone, firmatario di una proposta che non è stata, assieme alle altre, presa quale testo di base. Preoccupati anche gli eurodeputati Massimo Casanova, Marco Dreosto e Gianantonio Da Re, sapendo che il testo del M5s aveva ricevuto supporto, a inizio estate, dal movimento animalista europeo. 

«In un momento in cui le priorità dovrebbero essere altre, giudico preoccupante questa deriva animalista, che equipara giuridicamente l’animale all’uomo e ritengo altrettanto preoccupante, il fatto che il sostegno arrivi direttamente da associazioni riconosciute a livello europeo – ha dichiarato l’eurodeputato Casanova -. Ritengo pregiudizievoli anche le proposte di inasprimento delle sanzioni sulla pesca, contenute nel DDL, vista la crisi del settore». 

L’eurodeputato Dreosto ribadisce «una cosa è la tutela degli animali, che noi tutti sosteniamo, paradossale e pericoloso sarebbe invece superare un confine etico e giuridico. In materia di caccia viene poi prevista una artificiosa riconversione di sanzioni amministrative in penali all’interno della legge 157/92, che già ricordo essere la più rigorosa a livello europeo. Per quanto riguarda l’eventuale modifica al Codice civile circa la fruizione venatoria sui fondi agricoli, eviterei di gettare nel panico il mondo venatorio. La questione andrà affrontata a tempo debito nelle dovute sedi».

Per il senatore Bruzzone, che porta avanti questa battaglia da piùdi un anno e mezzo, definisce la proposta M5s «priva di logica. Alcuni politici sembrano vivere in una realtà tutta loro, considerato che in Italia vige da tempo una severa norma sanzionatoria, espressa dagli artt. 544-bis e 544-ter del Codice di procedura penale, che prevedono per l’uccisione deliberata di animali, la reclusione da 4 a 24 mesi e per il maltrattamento la reclusione da 3 a 18 mesi o l’ammenda da 5.000 fino a 30.000 euro. Tutelare gli animali va bene, siamo i primi a lottare contro combattimenti, scommesse, allevamenti e commercio illegale. Ma si deve legiferare innanzitutto con buonsenso e razionalità Da parte mia auspicherei certamente un più celere intervento da parte del Governo in grado di garantire la certezza della reclusione, da scontarsi interamente per stupratori, rapinatori e tutti coloro usano violenza nei confronti del prossimo».

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