Infrastrutture in Veneto: via libera alla “Via del Mare” e all’attraversamento Tav di Vicenza

De Berti: «due importanti passi avanti per migliorare la mobilità in regione».

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Per le infrastrutture in Veneto arrivano due importanti approvazioni di altrettante opere pubbliche connesse con la mobilità: il via libera alla “Via del Mare” e all’attraversamento della linea Tav Verona-Padova del nodo di Vicenza.

Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana è stata pubblicata la delibera con cui il Cipe, Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, con cui è stato approvato lo scorso giugno lo “schema di convenzione” del project financing della “Via del Mare”, che collega l’autostrada A4 a Jesolo e ai litorali. 

«Questa pubblicazione, avvenuta a seguito del via libera al provvedimento da parte della Corte dei Conti – spiega la vicepresidente e assessore alle infrastrutture e trasporti della Regione del Veneto, Elisa De Berti – consente finalmente la conclusione della lunga e travagliata procedura di gara per la realizzazione di un’opera strategica, attraverso la cui realizzazione sarà reso notevolmente più agevole l’accesso a Jesolo e alle altre località balneari vicine, dando così finalmente la risposta tanto attesa ai problemi di viabilità che da anni i cittadini e gli operatori turistici della costa denunciano». 

Il Cipe aveva approvato il progetto preliminare nel lontano 2012, ma poi l’iter procedurale si era interrotto a causa di complesse vicende amministrative e burocratiche, «che la Regione ha tenacemente voluto superare – sottolinea De Berti – per poter procedere ora con la valutazione tecnica e della sostenibilità economico-finanziaria delle offerte presentate. Veneto Strade, per conto della Regione, sta studiando le migliori soluzioni per favorire la distribuzione del traffico in arrivo a Jesolo proveniente dalla nuova infrastruttura». 

«Non si può che essere felici dell’ulteriore e decisivo passo verso la conclusione dell’iter di aggiudicazione di quest’opera – commenta l’assessore regionale al bilancio, Francesco Calzavara -. Il tempo intercorso è servito per approfondire ulteriormente il progetto soprattutto nella sua estensione verso Cavallino, predisponendo una serie di soluzioni che diano una risposta vera al carico automobilistico dei fine settimana estivi». 

La “Via del Mare” sarà una superstrada lunga circa 20 km e collegherà il casello autostradale di Meolo sulla A4 e Jesolo. Il costo previsto dell’opera, che consentirà di decongestionare un percorso stradale fortemente trafficato soprattutto nel periodo estivo, è di oltre 200 milioni di euro e sarà interamente coperto da risorse private. 

Sempre in tema di infrastrutture in Veneto, l’altra opera sboccata dal Cipe è l’approvazione del progetto preliminare del secondo lotto funzionale dell’“Attraversamento di Vicenza” della linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità sulla tratta Verona-Padova. Il progetto definisce l’ingresso da Ovest e l’attraversamento del territorio della città di Vicenza della linea dell’Alta Velocità, in affiancamento alla linea storica: un’opera che costa circa 850 milioni di euro, dei quali 150 già finanziati. 

Il progetto interessa i comuni di Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo, Torri di Quartesolo e Vicenza, e prevede la realizzazione di interventi tra cui il tratto di nuova linea AV/AC fino alla stazione centrale di Vicenza, con affiancamento alla linea storica; la realizzazione della nuova fermata “Fiera”; una nuova linea di trasporto pubblico locale con bus elettrici, dalla nuova fermata Fiera fino a Camisano, di circa 12 chilometri; interventi di riassetto della viabilità; interventi idraulici tra cui la cassa di espansione sul torrente Onte. 

«Si chiude così un iter – commenta De Berti – che nel corso degli anni ha avuto uno sviluppo procedurale e progettuale complesso, e aggiungiamo un altro importante tassello al pieno e funzionale completamento della nuova linea AV/AC Torino-Milano-Venezia, infrastruttura ferroviaria che la nostra Regione considera strategica, fondamentale per migliorare la mobilità del territorio, in quanto assicura una significativa riduzione dei tempi di percorrenza, l’alleggerimento della rete ordinaria e l’incremento della qualità e dell’affidabilità del servizio offerto. Auspichiamo – prosegue De Berti – che il Governo reperisca celermente i 700 milioni di euro mancanti, per poter proseguire rapidamente con le successive fasi di progettazione e realizzazione dell’opera».

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