Terna ha presentato il proprio piano strategico 2021-2015 in cui il gestore della rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione investirà nell’ammodernamento dell’infrastruttura nazionale circa 8,9 miliardi di euro.
«Attraverso questo piano industriale, vogliamo rafforzare il fondamentale ruolo di Terna non solo per il sistema elettrico nazionale, ma per tutto il nostro Paese, con uno sguardo al contesto mediterraneo di cui l’Italia è il naturale hub energetico – ha dichiarato Stefano Donnarumma, amministratore delegato di Terna -. Gli investimenti che metteremo in campo nei prossimi cinque anni rappresentano un formidabile volano per la ripresa e porteranno benefici a tutti gli italiani: è fondamentale agire oggi per consegnare alle prossime generazioni un sistema elettrico sempre più affidabile, efficiente e decarbonizzato. L’Italia ha delle opportunità eccezionali: Terna, regista e guida del sistema elettrico, vuole renderle possibili».
Di seguito, ecco il dettaglio degli investimenti a NordEst.
Terna investirà in Veneto oltre 370 milioni di euro per lo sviluppo e la resilienza della rete elettrica regionale in funzione della transizione energetica in corso nella quale l’azienda ha un ruolo fondamentale.
Tra i principali interventi previsti, l’ampia opera di razionalizzazione della rete elettrica tra Venezia e Padova che comprende il nuovo elettrodotto in cavo interrato Dolo – Camin e il riassetto della rete elettrica tra Fusina e Malcontenta. Tali opere, il cui iter autorizzativo è stato avviato nei mesi scorsi, consentiranno, complessivamente, la demolizione di oltre 50 Km di vecchie linee aeree. Saranno più di 200 i sostegni elettrici demoliti e circa 150 gli ettari di terreno liberati.
È in fase di completamento, invece, il nuovo collegamento in cavo interrato tra Cortina e Auronzo di Cadore necessario per migliorare l’affidabilità e la sicurezza del servizio elettrico nell’area dell’Alto Bellunese. Tutti gli interventi garantiranno una maggiore efficienza e sostenibilità della rete elettrica regionale.
Il complesso delle opere previste nell’arco di Piano prevede l’impiego di circa 200 imprese e 850 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno oltre 100 fra professionisti e studi tecnici. Attualmente, sono 12 i cantieri aperti sul territorio regionale.
Dell’investimento complessivo, oltre 130 milioni di euro saranno destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti.
Proseguirà la sperimentazione relativa all’utilizzo della rete elettrica regionale ai fini del monitoraggio ambientale del territorio frutto di uno specifico accordo siglato da Terna con la Regione del Veneto il 18 febbraio 2020. La Società ha sviluppato e installato in Veneto un sistema integrato di sensoristica avanzata, composto da circa 500 dispositivi IoT (Internet of Things) sulle proprie reti, che consentirà la raccolta e l’analisi in tempo reale di informazioni utili alla maggiore sicurezza e flessibilità del sistema elettrico regionale. I dati raccolti potranno essere messi a fattor comune con Arpav e Protezione Civile, istituti di ricerca ed enti locali di tutela e controllo, per favorire la predittività di fenomeni emergenziali.
Verranno ulteriormente implementate, inoltre, le sinergie con le Università e centri di ricerca al fine di individuare soluzioni innovative a beneficio della rete elettrica regionale e della collettività.
Terna, con 335 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Veneto oltre 5.100 chilometri in alta e altissima tensione e 63 stazioni elettriche.
In Emilia Romagna Terna investirà circa 240 milioni di euro. Tra i principali interventi previsti, il riassetto della rete elettrica di Bologna che consentirà l’ammodernamento della rete 132 kV dell’area senza rendere necessaria la realizzazione di una infrastruttura a nord della città. Le opere previste dal piano porteranno anche importanti benefici all’ambiente perché, a fronte della realizzazione di circa 39 km di elettrodotto in cavo interrato, sarà possibile demolire circa 48 km di vecchi elettrodotti aerei e dismettere circa 14 km di elettrodotti interrati ormai vetusti, permettendo così di restituire oltre 140 ettari di territorio liberato da infrastrutture elettriche; il riassetto della rete 132 kV Rimini – Riccione che porterà importanti benefici al sistema elettrico dell’area, soprattutto durante la stagione estiva durante la quale i consumi elettrici aumentano in modo considerevole, e anche ambientali perché permetterà di demolire 169 tralicci e oltre 40 km di vecchi elettrodotti; la nuova linea 380 kV Colunga – Calenzano, di oltre 80 km, che garantirà maggiore efficienza e capacità di scambio tra le aree Nord e Centro-Nord della Toscana e che prevederà anche delle varianti al fine di allontanarsi da aree urbanizzate successivamente alla realizzazione dell’esistente elettrodotto, risalente alla fine degli anni ’50.
Il complesso delle opere previste nell’arco di Piano prevede l’impiego di circa 60 imprese e oltre 250 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno circa 30 fra professionisti e studi tecnici. Attualmente, sono 35 i cantieri aperti sul territorio regionale.
Dell’investimento complessivo, oltre 90 milioni saranno destinati a interventi per ammodernamento e resilienza degli asset esistenti e, in particolare, finalizzati alla mitigazione dal rischio di ghiaccio e neve. Gli interventi di sviluppo e ammodernamento previsti nell’arco di Piano strategico, consentiranno la demolizione di circa 70 km di linee esistenti e la realizzazione di 40 km di cavi interrati di ultima generazione.
Terna, con 124 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Emilia Romagna circa 4.800 km di linee in alta e altissima tensione e 67 stazioni elettriche
Infine, Terna investirà in Trentino Alto Adige oltre 200 milioni di euro: circa 70 milioni in Trentino e 77 milioni in Alto Adige. Tra i principali interventi previsti nell’arco di piano, il riassetto di Trento Sud, che consentirà di aumentare la magliatura della rete elettrica a 132 kV e l’efficienza del servizio di trasmissione; la linea a 132 kV Laion-Corvara che aumenterà l’efficienza e la resilienza della rete elettrica dell’area; il completamento della Stazione di Brennero; la nuova linea di interconnessione con l’Austria Brennero-Steinach; la razionalizzazione della rete in Val d’Isarco.
Terna è impegnata anche nella realizzazione della nuova linea di interconnessione Nauders-Glorenza attraverso il Passo Resia i cui cantieri sono di prossima apertura. Tale opera contribuirà all’incremento della capacità transfrontaliera con l’Austria.
Dell’investimento complessivo, oltre 50 milioni saranno destinati a interventi di rinnovo e manutenzione degli asset esistenti e all’implementazione di attività per l’incremento della resilienza della rete elettrica principalmente per la mitigazione dei rischi da ghiaccio e neve.
Gli interventi di sviluppo e ammodernamento previsti nell’arco di Piano strategico consentiranno la demolizione di circa 28 Km di linee aeree esistenti, la realizzazione di 41 km di cavi interrati.
La realizzazione delle infrastrutture impiegherà oltre 50 imprese e 210 tra operai e tecnici impegnati in attività di cantiere e lavorazioni in fabbrica; a questi si aggiungeranno oltre 25 fra professionisti e studi tecnici. Significativa, inoltre, la ricaduta per le attività ricettive, di ristorazione e di servizi presenti nei territori interessati dai cantieri. Attualmente, sono 15 i cantieri aperti sul territorio regionale.
Terna, con 63 persone quotidianamente impegnate nello sviluppo e nella manutenzione della rete elettrica regionale, gestisce in Trentino Alto Adige oltre 2.200 km di linee elettriche in alta e altissima tensione e 54 stazioni elettriche.
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