Nuovo vertice per l’Associazione Giuliani nel Mondo, con Franco Miniussi eletto all’unanimità alla presidenza dopo il mandato di Dario Locchi, affiancato alla vicepresidenza da Paolo De Gavardo e alla tesoreria da Marino Predonzani, oltre a Franco Ziberna alla direzione.
Il nuovo vertice dell’Associazione Giuliani nel Mondo è stato ricevuto dal sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e dall’assessore regionale dei corregionali all’estero, Pierpaolo Roberti.
Congratulandosi con Miniussi per la recente nomina, Dipiazza ha voluto sottolineare il «ruolo centrale dell’Associazione Giuliani nel Mondo che tiene sempre vive le radici con il proprio luogo d’origine e che mantiene e rinnova costantemente i rapporti con tutte le numerose comunità di giuliani nei vari Paesi, riconducendo spesso nella nostra città quei giovani figli di nonni e genitori che hanno lasciato queste terre per andare a cercare fortuna all’estero. Rapporti – ha aggiunto Dipiazza – sempre solidi mantenuti anche con le istituzioni e con il Comune, ricordando la targa speciale consegnata lo scorso anno, in occasione del 50esimo anniversario dell’Associazione, in una cerimonia tenutasi nella Sala del Consiglio».
Il presidente Miniussi ha quindi voluto offrire in dono al sindaco Dipiazza due volumi pubblicati proprio a ricordo dei cinquant’anni di attività dell’Associazione Giuliani nel Mondo. Dipiazza, rinnovando la disponibilità a collaborare anche per il futuro, ha rivolto al neopresidente Miniussi e ai neoeletti del direttivo un caloroso augurio di buon lavoro.
Tappa successiva presso la Regione. «Per l’Associazione Giuliani nel Mondo si apre uno scenario nuovo, che deve guardare al futuro assecondando i cambiamenti dell’emigrazione, per aiutare a mantenere uniti i corregionali nel mondo nell’epoca della pandemia che ha bloccato tutti nelle nostre città e costringe alcuni territori ad affrontare crisi veramente dure – ha sottolineato l’assessore Roberti -. Questo è un momento importante per la vita di un’associazione storica che ha compiuto mezzo secolo e che purtroppo a causa dell’emergenza Covid-19 non ha potuto festeggiare questa ricorrenza nel 2020: il cambio di direttivo, che è sempre delicato per ogni sodalizio, in questo caso si è svolto in continuità e c’è stato un grosso riconoscimento di merito nei confronti di chi ha presieduto l’associazione per un quindicennio, che resta presidente emerito».
Espressione del mondo dell’emigrazione goriziano-bisiaca, Miniussi in questi oltre tre decenni di militanza associativa ha, in particolar modo, operato tangibilmente al fine di incrementare, non soltanto le relazioni ed i contatti con i Giuliani sparsi nei cinque continenti, ma anche lo sviluppo dei circoli: ne sono nati sei, aderenti alla Casa Madre di Trieste, di cui cinque in Brasile (Rio, Tangarà de Serra, Pirassununga, Londrina e Sertaozinho) e uno in Uruguay (Progreso Canelones). Miniussi, rendendo noto che le celebrazioni per il cinquantesimo di fondazione verranno organizzate il prossimo anno presumibilmente a settembre, ha ringraziato la Regione, e l’assessore in particolare, per essere stato costantemente a fianco delle esigenze e degli obiettivi associativi.
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