Raggiunta nella riunione della Conferenza Stato-Regioni l’intesa sugli interventi compensativi a favore di imprese agricole che hanno subito danni causati dagli attacchi dalla cimice asiatica. I fondi, ripartiti nel prossimo triennio, ammontano a 110 milioni di euro totali e prevedono un ristoro pari a circa 63 milioni di euro per l’Emilia Romagna, 32,4 milioni per il Veneto, 6,8 per il Piemonte, 4,1 per la Lombardia e 3,7 infine per il Friuli Venezia Giulia.
«L’accordo raggiunto oggi sblocca oltre 140 milioni di euro a valere sul Fondo di Solidarietà Nazionale – afferma il sottosegretario alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate -. Un segnale di importante vicinanza in un momento di estrema difficoltà per l’economia nazionale che mira a sostenere le imprese nella ripresa dell’attività economica e produttiva. Accanto ai ristori, sarà fondamentale programmare le linee di investimenti su cui indirizzare le risorse future per creare valore aggiunto e rilanciare le nostre aziende agricole sui mercati nazionale e internazionale».
Soddisfazione per il provvedimento per gli indennizzi dei danni da cimice asiatica è stata espressa dall’assessore all’agricoltura della regione Emilia Romagna, Alessio Mammì: «una notizia positiva in quanto i 63 milioni saranno ripartiti nel triennio – 40 milioni per il 2020, 11,5 milioni per il 2021 e per il 2022 – che rappresenta un sollievo per i nostri agricoltori. Ora tocca alla regione velocizzare il più possibile il pagamento delle risorse alle nostre imprese: sono già partiti i controlli amministrativi per cominciare ad indennizzare le prime imprese già da dicembre. Abbiamo inoltre chiesto al Governo di anticipare le risorse del 2021 e del 2022. E se non sarà possibile, ci impegneremo a farlo noi».
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