Euregio Tirolese solidarietà trasversale contro il Coronavirus

Video-conferenza fra i presidenti di Tirolo, Alto Adige e Trentino. In caso di necessità messa a disposizione reciproca dei posti in terapia intensiva. 

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euregio tirolese

La crescita dei nuovi contagi da Covid-19 in Tirolo, Alto Adige e Trentino e le azioni previste in ambito dell’Euregio Tirolese spingono verso la solidarietà per cercare di contenere la seconda ondata della pandemia. In video conferenza, i tre presidenti Günther Platter, Arno Kompatscher e Maurizio Fugatti hanno fatto il punto della situazione e definite le modalità di reciproco supporto. 

In Tirolo attualmente sono 3.646 le persone contagiate, anche in Alto Adige nelle ultime settimane il numero è cresciuto notevolmente, a 4.561 i contagiati attivi, tanto da essere uno dei territori a livello italiano candidato al confinamento totale locale. In Trentino la situazione è relativamente migliore, anche se si registrano forti aumenti negli ultimi dieci giorni e un totale di 1.621 contagiati. 

Per quanto riguarda la situazione dei ricoveri ospedalieri nell’Euregio Tirolese, attualmente sono 169 le persone ricoverate in Tirolo, di cui 28 in terapia intensiva. L’Alto Adige fa registrare 233 pazienti ricoverati negli ospedali e nelle cliniche private, di cui 18 in terapia intensiva, mentre dall’ultimo aggiornamento del 29 ottobre, in Trentino sono 118 i ricoverati, di cui 9 in terapia intensiva.

«La situazione sanitaria è pressoché uguale in tutti tre i territori – ha spiegato il presidente dell’Alto Adige, Arno Kompatscher – e soprattutto in questo momento si capisce quanto sia importante la collaborazione e lo scambio continuo fra le tre regioni. Oggi abbiamo convenuto che in caso di necessità e di esaurimento dei posti di terapia intensiva in uno dei tre territori, gli altri due metteranno a disposizione le capacità ancora disponibili». 

«Siamo tutti alle prese con la stessa grande sfida – ha aggiunto il capitano del Tirolo, Günther Platter – e sono i pesanti numeri dei ricoveri quelli che destano maggiori preoccupazioni: già nella scorsa primavera, infatti, abbiamo visto come questa evoluzione può portare velocemente ai limiti della capacità sanitaria. Uno dei nostri obiettivi è tenere aperti i confini per garantire la mobilità nei nostri territori e lo spostamento dei pendolari». 

Il presidente trentino, Maurizio Fugatti, ha precisato che «nella prospettiva di un peggioramento della situazione, la pesante esperienza della primavera scorsa ci serve ora per organizzare al meglio le strutture ospedaliere. Le prossime festività di Ognissanti sono da tenere particolarmente sotto controllo per evitare che siano soprattutto gli anziani ad essere contagiati».

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