Giornalisti pubblici: firmato il primo contratto pilota nazionale con la Provincia di Trento

Per i giornalisti arriva l’inquadramento come operatori della comunicazione in un comparto specifico. In Alto Adige la trattativa punta ad un profilo da dirigente. Cerone: «raggiunto il massimo risultato possibile».

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I giornalisti pubblici che lavorano nella Provincia di Trento avranno un contratto giornalistico della pubblica amministrazione. La decisione arriva a seguito di tre sentenze della Corte Costituzionale e della modifica della legge 150 sugli uffici stampa che imponevano la trasformazione del contratto privatistico Fieg-Fnsi in quello delle autonomie locali, per le quali era stato stabilito il termine del 31 ottobre 2019, con conseguente pesante penalizzazione economica per i giornalisti assunti nelle pubbliche amministrazioni. 

Dopo oltre un anno di trattative, che ha visto impegnata la delegazione sindacale Fnsi e del sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige, è arrivata la prima firma a Trento in sede Apran con Cgil, Cisl, Uil, Fenalt enti locali in quanto sindacati maggiormente rappresentativi all’interno del mondo pubblico, ma con la precisazione che l’intesa è stata sottoscritta con la condivisione del sindacato dei giornalisti Fnsi, solitamente operativo all’interno del mondo dell’editoria privata.

«E’ il primo contratto che norma la figura del giornalista pubblico in Italia. La nuova figura professionale troverà applicazione intanto negli uffici stampa della giunta e del Consiglio della Provincia di Trento – afferma il segretario regionale della Fnsi, Rocco Cerone -. Primo passo propedeutico a generare nuova occupazione: salutata positivamente dal sindacato dei giornalisti la selezione di concorso pubblico per titoli ed esami avviata dalla Pat». 

Il sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige si attende «nuove assunzioni dal riordino dell’intero comparto comunicazione ed una diminuzione del precariato giornalistico di colleghi che lavorano come giornalisti senza tutele». 

Secondo l’accordo raggiunto in Trentino, Inpgi, Casagit, quota di servizio, aggiornamento professionale obbligatorio durante l’orario di lavoro, lavoro da remoto anche per i tempi determinati, intervento del sindacato dei giornalisti Fnsi in tutte le negoziazioni afferenti la figura professionale del giornalista pubblico tra gli elementi normativi più significativi del nuovo contratto. 

«Il primo contratto che norma la figura del giornalista dipendente pubblico in Italia è un segnale incoraggiante sul percorso della creazione di nuova occupazione qualificata a beneficio dell’informazione e della comunicazione delle pubbliche amministrazioni – afferma il sindacato Funzione pubblica -. Il riconoscimento delle peculiarità della professione giornalistica in seno alle pubbliche amministrazioni rappresenta un segnale importante anche nell’ottica della riforma della legge 150 del 2000».

«E’ il massimo risultato possibile che si poteva raggiungere nella cornice disegnata dalla giunta provinciale di Trento – ha commentato Cerone -. Ma speriamo di fare ulteriori passi, come quelli che stiamo facendo nella trattativa con la provincia di Bolzano, dove l’inquadramento previsto per i giornalisti pubblici è identico a quello di altri professionisti attivi nella pubblica amministrazione, come gli avvocati. Un ruolo sicuramente più consono per dei professionisti come sono i giornalisti che sono iscritti ad un ordine professionale per svolgere la loro professione e seguire obbligatoriamente specifici corsi di aggiornamento professionali». Accordo, quello con la provincia di Bolzano, cui guarda con molto interesse tutta la categoria per poi esportarlo a livello nazionale.

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