Gli Stati generali della famiglia a Udine

La famiglia e le sue esigenze al centro dell’agenda politica locale e nazionale.

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stati generali della famiglia
L'intervento del governatore del Friuli Venezia Giulia, massimiliano Fedriga, agli Stati generali della famiglia.

Sessione plenaria degli Stati generali della Famiglia a Udine all’auditorium Comelli della Regione che ha ospitato i contributi di numerosi esponenti politici e del mondo delle pari opportunità.

«Oggi viviamo una giornata importantissima a corollario del lavoro che la direzione regionale del Friuli Venezia Giulia alla Famiglia sta portando avanti, su input del governatore Massimiliano Fedriga e dell’assessore Alessia Rosolen, per costruire quello che andrà a costituire un caposaldo normativo in grado di regolare la vita della collettività e, quindi, anche delle famiglie. Nella legge in questione saranno conglobate, evidenziate e tutelate tutte le prerogative proprie delle Pari opportunità – ha detto agli Stati generali della Famiglia la presidente della Commissione regionale per le Pari opportunità tra uomo e donna (Crpo Fvg), Dusy Marcolin -. È stato compiuto un percorso fondamentale per fornire risposte adeguate e puntuali davanti alle profonde trasformazioni che stiamo vivendo. Due le tematiche prioritarie: le donne e i giovani. I contenuti dei quattro incontri preparatori alla giornata odierna hanno aiutato a evidenziare difficoltà ed esigenze che non possono essere le stesse di dieci anni fa. Sono state adottate misure straordinarie che ci obbligano a riflettere sui cambiamenti. La Regione affronta una legge fondamentale verso una grande crescita culturale che la porterà a essere protagonista e anticipatrice di temi e traguardi sui quali le altre Regioni potranno ispirarsi».

«Come giurista – ha esordito il Garante regionale dei Diritti della persona (Grdp Fvg), Paolo Pittaro – vorrei evidenziare alcune norme fondamentali della Costituzione e di alcuni atti sovranazionali. Norme di grande rilievo che stabiliscono principi molto semplici quanto fondamentali inerenti la famiglia. Esistono però anche varie norme sovrannazionali, come il “Patto nazionale sui diritti civili e politici” dell’Onu che sostiene la famiglia come una società naturale. Questo è importante, perché lo Stato la deve riconoscere in quanto preesistente, ma anche tutelare fornendo certe per la sua sopravvivenza e il suo sviluppo. Proprio qui si inseriscono i membri della famiglia e, per mia competenza diretta, anche i minori. Inoltre, abbiamo la Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che impone in qualsiasi atto l’interesse superiore del minore. Se uniamo tutti questi elementi – ha concluso Pittaro – ecco l’importanza di questi Stati generali».

«Le politiche del lavoro e della famiglia – ha quindi sottolineato la consigliera regionale di Parità, Roberta Nunin – si intrecciano profondamente. È stata da poco approvata la modifica alla legge regionale sul Lavoro, ampliamente condivisa dal Consiglio regionale. Sarà importante alzare i livelli dell’occupazione femminile – ha auspicato – per ottenere una crescita equilibrata, mentre un testo normativo chiaro ed efficace costituirà un supporto importante per le categorie che hanno sofferto più di altre. Infine, bisogna iniziare a parlare di famiglie al plurale, perché assumono forme diverse e tutte meritevoli di tutela senza pregiudizi».

Da parte sua, il governatore Massimiliano Fedriga ha ricordato agli Stati generali della Famiglia il «deciso cambio di passo rispetto al passato, cercato con l’istituzione di un assessorato alla Famiglia per un percorso di potenziamento», mentre il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta in videoconferenza, ha ricordato come durante l’emergenza da Covid-19 la società italiana si sia salvata «grazie a due elementi sociali: la famiglia e la capacità di costruire legami di prossimità. Le famiglie sono così diventate luogo del lavoro, della scuola, della cura e delle relazioni, dimostrando una capacità attiva e contributiva. La mia preoccupazione – ha aggiunto Bonetti – è legata al dato devastante legato alla denatalità che rende ulteriormente drammatico un periodo storico già drammatico». Il ministro ha inoltre messo in evidenza il rapporto tra donne e lavoro, nonché l’importanza «dei giovani e del coraggio che serve alla società per accompagnarli. Grazie alla Regione Friuli Venezia Giulia per aver messo la famiglia al centro della sua agenda politica».

L’Arcivescovo di Udine, monsignor Andrea Bruno Mazzocato, ha portato il saluto «degli altri tre vescovi della Regione con cui abbiamo affrontato anche il tema di questa legge regionale. All’impegno del Governo e del Consiglio regionale per elaborare una legge a sostegno e tutela della famiglia va il nostro apprezzamento, insieme alla disponibilità a collaborare. Un primo passo è che la legge abbia una visione chiara di famiglia, altrimenti diventa equivoco. La legge deve creare le condizioni affinché la famiglia possa esplicare la sua missione fondamentale: la fecondità».

Stati generali della famiglia.
L’intervento dell’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzoccato, agli Stati generali della famiglia.

Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Piero Mauro Zanin, ha affermato agli Stati generali della Famiglia che «questo testo unico sulla Famiglia potrà costituire una pietra miliare per il progresso e il futuro della nostra comunità regionale, ripensata proprio attraverso il suo nucleo base. Per arrivare fino in fondo è stata ascoltata con attenzione anche la collettività e, se risulterà una buona legge e funzionerà come auspichiamo, sarà davvero merito di tutti. Questi focus – ha aggiunto Zanin – costituisce un passaggio prezioso per la costruzione di un testo in grado di unire molti aspetti: economico, sociale, culturale e relazionale. Si lascia alle spalle un percorso che porterà in Consiglio una norma importante e in grado di porre la famiglia al centro della società e del suo sviluppo futuro, facendo sì che anche in seguito alla crisi da Covid-19 si riscopra una volta per tutte questo valore. L’auspicio è che le persone, da semplici consumatori come dovevano essere fino a poco tempo fa, spinti solo a creare vantaggi economici, si trasformino realmente in una collettività di individui che, organizzati in famiglie, possano portare una speranza di progresso e futuro per l’intera comunità regionale».

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