Ballottaggio a Riva del Garda tra la sinistra e il centro destra autonomista

La leghista Cristina Santi si contrappone al sindaco uscente Adalberto Mosaner forte dell’apparentamento con gli autonomisti di Mauro Malfer.

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ballottaggio a riva del garda
Cristina Santi, commercialista, candidata a sindaco di Riva del Garda.

Il 4 ottobre prossimo ci sarà ballottaggio a Riva del Garda, dove gli elettori dovranno scegliere tra il sindaco uscente Adalberto Mosaner, espressione delle sinistre, che tenta il terzo mandato, e la leghista Cristina Santi, arrivata al primo turno ad un’incollatura da Mosaner (34,7 contro 32,9%), forte dell’apparentamento con il terzo arrivato, Mauro Malfer, espressione dell’area autonomista che porta in dote il 28% dei consensi.

Sulla carta, il ballottaggio a Riva del Garda la partita potrebbe considerarsi già vinta in partenza da parte della coalizione di centro destra autonomista: «mai dire mai – esordisce scaramantica Santi che nella vita fa la commercialista libero professionista -. Attendiamo la chiusura delle urne per festeggiare, ma è chiaro che in città soffia un forte vento di rinnovamento, non fosse altro che dopo 10 anni di governo del sindaco uscente Mosaner Riva del Garda è in un preoccupante stato di stasi, con progetti che non avanzano, con un turismo sempre più in difficoltà, con scelte strategiche che tardano ad arrivare».

L’apparentamento con l’area autonomista è stato piuttosto facile: «siamo partiti da una comune base programmatica e la vicinanza di posizioni tra il centro destra e l’area autonomista è decisamente più forte rispetto a quella con le sinistre di Mosaner. L’alleanza che abbiamo costruito con Malfer poggia su solide basi programmatiche, non sulla spartizione di poltrone e di potere, cosa che invece permea la squadra che sorregge il sindaco uscente».

In caso di elezione, Santi da sindaco intende dare un maggiore impulso alle infrastrutture che la città attende da anni: «penso alla realizzazione di una seria rete di piste ciclabili chieste dai residenti e, soprattutto, dalla clientela turistica nordica. Spero che parta al più presto il cantiere per la realizzazione del tratto trentino della ciclovia del Garda, destinato ad essere un unicum a livello mondiale, replicando il già notevole successo del tratto aperto a Limone. Poi ci sarà un forte impulso alla promozione non solo turistica della città, anche per destagionalizzare il flusso delle presenze, puntando anche sulla stagione tardo autunnale e primaverile rilanciando gli eventi congressuali. Vorrei definire anche la programmazione urbanistica della cosiddetta fascia a lago, dove la giunta uscente si è impantanata con un inutile braccio di ferro con la proprietà, oltre a completare la ristrutturazione del palacongressi e del polo fieristico della Baltera».

Quanto ai collegamenti dell’Alto Garda con l’asta dell’Adige, Santi auspica «che la costruzione della variante di Nago proceda rapidamente per togliere i continui incolonnamenti sulla strada, oltre a realizzare un collegamento alternativo tra Rovereto e Riva come quello di una tramvia».

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