Per il ballottaggio del comune di Rovereto del 4 ottobre prossimo, le due coalizioni di centro sinistra e centro destra liste civiche si sfidano anche sul fronte della comunicazione politica tramite le affissioni sugli spazi appositamente allestiti dal comune.
Una comunicazione con forti differenze, sia di contenuti che, soprattutto, nell’utilizzo dell’immagine del colore. «Quella del sindaco uscente Francesco Valduga è una comunicazione statica, con uno sguardo fisso, in abbigliamento formale, con poco testo e con un colore tetro – commenta l’esperto di comunicazione politica, Gianfranco Merlin -. Viceversa, lo sfidante Andrea Zambelli ha adottato un approccio diametralmente diverso, con ampio uso del colore e variabilità del messaggio veicolato e delle immagini del candidato immerso in diversi contesti, facendone emergere un carattere più spiccato ed innovativo».
Di fatto, la comunicazione di Valduga «impersona la conservazione, lo status quo, il proseguimento di un’esperienza già sperimentata – continua Merlin -, mentre quella di Zambelli fa maggiormente leva sulla voglia di cambiamento, di nuove sperimentazioni, di maggiore coinvolgimento dell’elettorato, specie quello indeciso o che al primo turno si è astenuto».
Il recupero di quel 30% e oltre di astenuti e del 14% di voti delle formazioni politiche escluse dal ballottaggio che non si sono apparentate ai due candidati sindaco rimasti in gara è la sfida di entrambi i competitori. «Avvicinare gli astenuti non sarà affatto facile, anche se il secondo turno è una gara del tutto nuova rispetto alla prima, dove si parte nuovamente da zero e dove conta la capacità del singolo candidato nell’essere catalizzante. Noto – prosegue Merlin – che entrambi i candidati hanno caratterizzato la loro comunicazione per attrarre il consenso di quel 14% dell’area ambientalista e in questo contesto la Lega ha sbagliato nel portare a Rovereto un personaggio come Luca Zaia che non ha avuto remore a ribadire la richiesta di completamento della Valdastico, argomento contrastato dagli ambientalisti e subito cavalcato da Valduga. Zambelli – sottolinea Merlin – può fare leva sul fatto che nella legislatura che sta per chiudersi la giunta Valduga ha fatto molto meno di quanto aveva promesso nella campagna elettorale del 2015, con numerose contraddizioni politiche, come quella di essersi alleato ad un Pd che lui aveva sempre dichiarato di voler combattere».
Infine, la tradizione tutta roveretana di non avere mai premiato negli ultimi 25 anni il sindaco uscente: si vedrà ballottaggio del comune di Rovereto il 4 ottobre se Valduga avrà la forza di spezzare l’incantesimo o la maledizione che grava su tutti gli occupanti di Palazzo Pretorio.
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