Incentivare la riqualificazione energetica degli edifici e sostenere le attività economiche legate all’edilizia, segnate dal difficile periodo della pandemia: punta a questo la delibera approvata dalla Giunta provinciale di Trento.
Il dispositivo prevede 10 milioni di euro di finanziamento per coprire gli oneri degli interessi derivanti dall’anticipazione delle detrazioni d’imposta, previste dalle disposizioni statali, per le spese relative agli interventi di recupero e di riqualificazione energetica degli edifici. Inoltre, è previsto uno stanziamento di 20 milioni di euro per la concessione di contributi in conto capitale.
Il Bando 2020 (il contributo è già stato proposto coi precedenti bandi 2016, 2017, 2018 e 2020), oltre a prevedere la copertura degli interessi sul mutuo, vede infatti l’introduzione di un nuovo contributo in conto capitale, che viene concesso nella misura del 30% della spesa sostenuta dal cittadino. Le domande vanno presentate in modalità on line dal 5 ottobre al 30 dicembre 2020
Chi può presentare domanda
Possono presentare la domanda di contributo le persone fisiche che intendono fare sulle proprie abitazioni degli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica destinatari delle detrazioni d’imposta statali.
Sono ammissibili a contributo le persone fisiche proprietarie o coloro che vantano un diritto di usufrutto o di abitazione sull’unità immobiliare oggetto dell’intervento. Possono inoltre presentare domanda, congiuntamente al proprietario, anche il coniuge e/o convivente, ancorché non proprietario, o un familiare convivente (parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado).
Può presentare domanda anche un singolo richiedente per spese riguardanti interventi su parti comuni, per la propria quota di spettanza; in alternativa si può richiedere il contributo congiuntamente agli altri proprietari interessati dai lavori comuni sull’edificio.
Interventi ammessi
Sono ammissibili a contributo interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica su unità immobiliari rientranti nelle categorie catastali ad uso abitativo da A/2 ad A/7. Questi interventi di ristrutturazione e/o di riqualificazione energetica possono includere anche le pertinenze degli edifici nella misura massima di due unità. Per relative pertinenze s’intendono i fabbricati classificati nelle categorie catastali C/2 (cantine, soffitte, magazzini), C6 (autorimesse, rimesse, scuderie) e C/7 (tettoie chiuse o aperte).
Sono inoltre ammessi a contributo interventi su unità immobiliari di categoria catastale C/2 e C/6, purché finalizzati alla trasformazione delle medesime in unità immobiliari ad uso abitativo rientranti nelle categorie catastali da A/2 a A/7.
Come funziona
Questa iniziativa consente di individuare i criteri e le modalità di concessione del contributo in conto capitale e del contributo a copertura degli interessi relativi al mutuo/prestito stipulato per l’anticipazione delle detrazioni d’imposta previste dalle disposizioni statali per interventi di recupero e di riqualificazione energetica.
L’anticipazione è garantita mediante la stipulazione, da parte della persona ammessa a contributo, di un contratto di mutuo avente delle particolari caratteristiche imposte dalla Provincia alle banche convenzionate: durata decennale, piano di ammortamento italiano (quota capitale costante), tasso fisso in una misura massima predefinita e assenza di commissioni e oneri aggiuntivi a carico del mutuatario.
La persona che stipulerà il mutuo dovrà poi rimborsarlo alla banca mediante dieci rate annuali. Nel contempo la medesima persona riceverà dalla Provincia dieci rate annuali di contributo a copertura degli interessi del mutuo. Il contributo complessivo provinciale corrisponderà al totale degli interessi pagati dalla persona alla banca.
Limiti e soglia minima
I contributi possono essere richiesti alternativamente o cumulativamente:
Contributo a copertura degli interessi relativi al mutuo: a detrazione fiscale statale è ammessa sul 50% delle spese sostenute in caso di interventi di ristrutturazione edilizia con il limite massimo di detrazione pari a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare e del 65% in caso di riqualificazione energetica con i limiti massimi di detrazione di 100.000, 60.000 e 30.000 euro a seconda della tipologia di intervento. Per ottenere il contributo è prevista una soglia minima di spesa pari a 20.000 euro. Sono ammesse anche le spese eventualmente già sostenute a far data dal primo gennaio 2020. È inoltre necessario stipulare un contratto di mutuo per almeno 10.000 euro.
Contributo in conto capitale: il “nuovo” contributo viene concesso nella misura del 30% della spesa sostenuta dal cittadino per gli interventi di recupero e/o di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio; ai fini del calcolo del contributo dalla spesa sostenuta è dedotta una franchigia di 50.000 euro. Il contributo è concesso nell’importo massimo di 30.000 euro (30% della spesa massima ammessa pari a 100.000 euro).
Domande
Le domande di contributo, in regola con l’imposta di bollo, dovranno essere compilate e trasmesse dal 5 ottobre al 31 dicembre 2020 mediante utilizzo dell’applicazione web resa disponibile all’indirizzo www.servizionline.provincia.tn.it, nella sezione “Libro Fondiario e Catasto, Casa e Terreni”, argomento “Casa”. L’accesso all’applicazione web deve avvenire mediante identificazione con SPID o CPS/CNS.
Saranno ammesse a contributo le domande da parte di persone residenti in Trentino, secondo l’ordine cronologico di presentazione.
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