Ravenna Festival torna in scena dal 6 al 14 novembre e dedica a Dante la “Trilogia d’autunno 2020”.
Il progetto di Cristina Mazzavillani Muti, che dal 2012 ha esteso la programmazione del Ravenna Festival ai mesi autunnali, si reinventa per il contesto di quest’anno, sviluppando la formula di “trittico” nei linguaggi artistici: la danza, la musica e la parola poetica.
Per l’anno di celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante, il Ravenna Festival ha commissionato un nuovo lavoro in cui Sergei Polunin, stella ribelle del balletto, affronta la sfida di una coreografia tripartita tra Inferno, Purgatorio e Paradiso presenta la propria contemplazione della Commedia.
“Meta’noia”, in prima mondiale venerdì 6 novembre, in programma al Pala De André (repliche 8, 10, 12, 13 novembre) con un allestimento per 600 spettatori sempre alle 21.00, è un vocabolo greco che indica la conversione e, nella psicologia junghiana, il raggiungimento di un equilibrio attraverso la crisi: Dante e Polunin, in cerca di una casa perduta, scoprono il proprio paradiso attraverso l’arte e la creatività.
“Faust rapsodia – Dal ciel sino all’inferno” è invece una ragionata scelta di numeri dall’oratorio profano di Schumann in dialogo con quadri del poema goethiano, proposta al Teatro Alighieri in un allestimento inedito e visionario, con una buca allargata alla platea per garantire il distanziamento dell’orchestra e pubblico in palchi, galleria e loggione. Elaborazione drammaturgica e regia sono curate da Luca Micheletti, mentre Antonio Greco è maestro concertatore e direttore dell’Orchestra Cherubini e del Coro Cherubini.
Nei panni di Faust il baritono Vito Priante e l’attore Edoardo Siravo; Margherita è il soprano Elisa Balbo; interpretano Mefistofele il basso Riccardo Zanellato e l’attore Roberto Latini. L’appuntamento al teatro Alighieri delle 21 sarà preceduto da uno spettacolo di circa 30 minuti e accessibile con il biglietto di Faust rapsodia: alle 19.30 nella Basilica di San Francesco, “Quanto in femmina foco d’amor” è una meditazione sulle figure femminili della Commedia da un’idea di Cristina Muti, su testo di Francesca Masi e con la “mise en espace” di Luca Micheletti. A Teatro sono disponibili 200 posti.
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