ROMA (ITALPRESS) – Banca Generali con #Italianonsiferma finanzia le pmi italiane in difficoltà a causa della crisi causata dal Covid 19, grazie all’operazione che ha permesso ai risparmiatori di investire nei crediti delle imprese a corto di liquidità. Come nel caso della Meccanica Vecchiatti che gestisce decine di commesse ed è fornitrice anche del colosso giapponese Honda. A marzo, nel momento più acuto della crisi causata dall’emergenza sanitaria, l’azienda bolognese ha ottenuto un finanziamento attraverso l’iniziativa che la Banca Private ha proposto in collaborazione con Credimi. Quest’ultima ha analizzato attraverso la sua piattaforma fintech la solidità dell’azienda che richiedeva il prestito e ne ha permesso l’erogazione in pochi giorni.
Nei mesi scorsi, grazie ad #Italianonsiferma, oltre alla Vecchiatti, centinaia di pmi hanno ottenuto una serie di finanziamenti. Si è trattato di un’operazione che nel complesso ha messo a disposizione delle imprese 100 milioni di euro di liquidità sotto forma di finanziamenti a 5 anni garantiti dal Fondo di Garanzia dello Stato (al 90%), con Generali, capogruppo della Banca Private, che ha sottoscritto una quota del 10% (10 milioni) dell’emissione.
A parlare è il capoazienda Angelo Vecchiatti: “Questo finanziamento per noi è stato molto più di un’iniezione di liquidità in un momento di crisi. Ci ha permesso di proseguire con le normali attività amministrative serenamente. Sono rimasto colpito dalla rapidità dei tempi di erogazione e dalla semplicità dei processi”.
Secondo il vicedirettore generale di Banca Generali, Andrea Ragaini, “storie come questa ci confermano che il nostro impegno porta ad un duplice risultato. Grazie anche a Credimi, che ha forti competenze nell’analisi delle domande di credito, abbiamo raggiunto l’obbiettivo di aiutare le pmi in difficoltà e allo stesso tempo, noi come investitore privato siamo riusciti a proporre ai nostri clienti l’opportunità di diversificazione e ottenere rendimenti interessanti e ottenere maggiore protezione, al riparo dai rischi dei mercati finanziari”.
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