Mentre da Roma il governo BisConte gabba nuovamente le aziende cui era stato promesso l’indennizzo fino al 60% delle spese (con un tetto complessivo di spesa molto basso, 60.000 euro e un plafond iniziale di soli 50 milioni, poi portato a 200 milioni di euro) per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale (Dpi), ora che questo è stato ridotto ad un misero 15% della spesa sostenuta tramite un credito d’imposta, la regione Veneto stanzia un fondo da 3 milioni per l’erogazione di contributi a fondo perduto a sostegno delle PMI venete dei settori industria, artigianato, commercio e servizi che hanno dovuto sostenere dei costi per l’acquisizione di Dpi e strumenti di prevenzione a seguito dell’epidemia di Coronavirus.
Come previsto dalla delibera di Giunta regionale di agosto, in base ad una convenzione il bando viene gestito direttamente dall’Unione Regionale delle Camere di Commercio del Veneto. L’iniziativa è promossa congiuntamente in base all’Accordo di programma per la competitività e lo sviluppo del sistema economico sottoscritto nel maggio 2019 tra i due soggetti. Dei tre milioni, due sono stati messi a disposizione dalla Regione e uno da Unioncamere che ha anche il compito di pubblicare e gestire il bando.
«Con questo provvedimento aggiungiamo un ulteriore tassello al piano “Ora Veneto” che procede a marce spedite, – precisa l’assessore regionale allo sviluppo economico, Roberto Marcato –: si tratta questa volta di un ulteriore aiuto alle nostre aziende che stanno con ogni mezzo fronteggiando le gravi conseguenze della pandemia e che, per poter rimanere aperte e continuare a produrre, hanno dovuto farsi carico di tutte le precauzioni e gli strumenti atti a rispettare le misure di carattere sanitario e di distanziamento sociale inerenti lo svolgimento delle loro attività».
Per Marcato «il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie previste dalle normative nazionali e dalle linee guida per la riapertura delle attività economiche e produttive ha costretto le imprese, oltre alle gravi perdite patite a causa del confinamento e della crisi generale provocata dal Coronavirus, a sostenere inevitabili maggiori spese per l’acquisto di dispositivi di sicurezza e strumenti di prevenzione: ci è parso doveroso fornire il nostro aiuto al tessuto produttivo veneto anche su questo fronte».
Il bando per i Dpi ha una dotazione di 3 milioni di euro ed è finanziato dalla Regione e dalle 5 Camere di commercio del territorio regionale veneto. Il contributo è pari all’80% delle spese sostenute sino ad un importo massimo di 4.000 euro, corrispondente ad una spesa ammissibile pari o superiore a 5.000 euro.
Le domande di contributo potranno essere inviate dal 28 settembre al 28 ottobre 2020 e le informazioni saranno reperibili sul sito di Unioncamere Veneto.
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