CARONIA (MESSINA) (ITALPRESS) – Gli agenti della scientifica torneranno nel pomeriggio nei boschi di Caronia, nel messinese, per condurre nuovi accertamenti tecnici non ripetibili in casolari, allevamenti, abitazioni rurali che si trovano nei pressi del luogo in cui sono stati ritrovati i corpi senza vita di Viviana Parisi, la dj di origini torinesi, e del figlio Gioele di 4 anni. Lo ha disposto la Procura di Patti. Esami saranno eseguiti con il Luminol alla ricerca di eventuali tracce ematiche e biologiche, con possibilità di procedere all’identificazione degli animali presenti sul posto. Questo perchè sia sul corpo della donna che sui resti del bimbo, nel corso degli esami autoptici, sono stati trovati morsi di animali e gli inquirenti vogliono vederci chiaro.
Ieri, hanno dato esito negativo le ricerche nei boschi di Caronia di altri resti del piccolo Gioele. Per tutta la giornata vigili del fuoco e agenti della polizia scientifica hanno setacciato tutta la zona, attorno al ritrovamento dei corpi delle vittime, alla ricerca di qualche traccia o nuovo indizio.
Intanto, l’avvocato Pietro Venuti per conto di Daniele Mondello, marito della dj, ha reso noto che “il parabrezza dell’auto di
Viviana Parisi era già rotto, prima del 3 agosto scorso”, sottolineando che “si era rotto durante un sinistro precedente a quella data”.
La puntualizzazione è arrivata per smentire la notizia secondo la
quale la crepa rilevata dalla polizia scientifica sul parabrezza,
sul lato passeggeri, fosse dovuta allo scontro avuto da Viviana
Parisi sull’autostrada con un furgone di operai, dopo un sorpasso
azzardato, e l’ipotesi di un impatto di Gioele che non sarebbe
stato legato al seggiolino di sicurezza.
(ITALPRESS).