Secondo le indagini Assoturismo Confesercenti e Federturismo Confindustria sulla settimana di Ferragosto il piccolo boom della settimana centrale della stagione turistica estiva non riuscirà a risollevare il comparto che lamenta fortissime perdite determinate dall’assenza di turisti esteri.
Secondo Assoturismo, Ferragosto si tratta della settimana migliore dell’estate, ma è ancora lontana dai risultati degli anni passati e del tutto insufficiente a recuperare quanto perso: si registrano circa 30 milioni di pernottamenti nelle strutture ricettive ufficiali, il 10,8% in meno rispetto allo scorso anno. Crolla ancora di più la spesa: la disponibilità media per persona scende del 27%.
A drenare presenze da alberghi e “bed and breakfast” ci sono anche circa 20 milioni di pernottamenti in case private: un vero e proprio “ritorno” in grande stile della vacanza nelle seconde case e nelle case di amici o parenti, dovuto alla prudenza ispirata dal Coronavirus e alla minore disponibilità economica.
Conferma Federturismo: dopo un calo dell’80% di presenze nel mese di giugno e del 50% di luglio anche la settimana più vacanziera dell’anno si profila «anomala, sottotono e lontana dal tutto esaurito auspicato». Per 1 italiano su 4 sarà un Ferragosto di prossimità da trascorrere nella propria regione preferibilmente a casa di amici e parenti o nelle seconde case. Quanto alle destinazioni, secondo Assoturismo, il maggior numero di presenze si registrerà nelle località marine e di montagna. Un andamento leggermente migliore si registrerà anche nelle località dei laghi, a differenza delle città d’arte che continuano a soffrire la mancanza dei turisti stranieri. Molto male anche le altre tipologie di offerta come la campagna/collina e il termale.
Tra le regioni italiane, in vetta alle scelte la Puglia (16% di chi farà una vacanza in Italia), seguita da Sicilia (13%), Sardegna (11%), Calabria e Toscana (entrambe 9%). Anche qui la conferma anche dall’indagine di Federturismo: saranno le spiagge in particolare quelle della Puglia, Toscana ed Emilia Romagna a registrare una buona affluenza, ma il tutto concentrato in pochissimi giorni rispetto alla media di permanenza degli altri anni che era di almeno una settimana/dieci giorni.
Nelle principali città d’arte come Venezia, Roma e Firenze, si soffre molto l’assenza dei turisti stranieri e si prevede una riduzione di circa l’80% di presenze, il 50% degli alberghi continua ad essere chiuso e il tasso di occupazione non raggiunge il 20%.
I numeri dell’anno scorso, in cui nelle località di mare si sfiorava il 92% di presenze, in montagna l’89% e nelle città d’arte il 79% sono un miraggio. Buona la richiesta della montagna che sta riscuotendo successo anche tra i più giovani e che, grazie agli ampi spazi, viene considerata una destinazione che infonde sicurezza.
«Nella settimana di Ferragosto, anche in quest’estate terribile del Coronavirus – dice il presidente di Assoturismo Confesercenti, Vittorio Messina – assistiamo ad un aumento delle presenze rispetto alla media degli ultimi mesi. Purtroppo, però, si tratta di una performance decisamente inferiore a quella dello scorso anno e quindi del tutto insufficiente a recuperare una stagione fino ad ora difficilissima per le imprese. Il decerto “Agosto” – di cui attendiamo il testo ufficiale – porta alcune importanti novità per il sostegno del settore. Ma il lavoro non è finito, e il “rimbalzino” di Ferragosto non deve far credere che per il sistema turistico italiano il peggio sia passato».
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