Interporto Quadrante Europa di Verona leader in Europa per l’intermodalità

Sfiora il primo posto nella classifica comunitaria, dietro solo a Brema. Presentato il bilancio 2019.

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interporto Quadrante Europa

La Deutsche GVZ Gesellschaft (DGG), istituzione con sede a Brema, è il promotore della classifica europea degli interporti redatta con cadenza quinquennale e nell’edizione 2020 l’interporto Quadrante Europa di Verona sfiora la vittoria assoluta, finendo secondo dietro a Brema per un solo punto. 

Nel 2010 ha pubblicato i risultati della prima classifica europea seguita nel 2015 dalla seconda edizione. Per la terza classifica dell’anno 2020, l’ente tedesco ha rivisto i criteri di valutazione. Lo scopo della classifica è quella di dimostrare lo sviluppo e il costante cambiamento del panorama logistico negli ultimi 5 anni. Inoltre, è un ‘occasione per scoprire quali suggerimenti si debbano concretizzare per un ulteriore sviluppo.

Sono state selezionate per la valutazione 100 località su 300 identificate; lo studio è stato redatto in collaborazione con l’associazione europea delle piattaforme logistiche (Europlatform), partner di lunga data della DGG. Per la classifica 2020 sono stati individuati 38 criteri di valutazione, determinati e ponderati. Tra questi figurano il numero attuale dei dipendenti, superficie totale in ettari, sviluppo in percentuale rispetto all’area totale, stato attuale dell’area commerciale in ettari, opzioni di espansione dell’area in ettari, capacità di stoccaggio dell’interporto, grado di sviluppo dell’insediamento, numero delle società operative insediate nell’area, capacità di carico dei terminali, implementazione di tecnologie di sicurezza digitali e innovative.

Tra i fattori rilevanti quello degli occupati: 13.000 lavoratori tra diretti e indiretti per il Quadrante Europa, contro le circa 4.000 unità degli altri soggetti. Altro criterio di valutazione importante la capacità terminalistica: è stata indicata la capacità delle unità di carico (TEU convertite in LTE), che possono includere container, casse mobili e semirimorchi. Impressionante è il volume della capacità complessiva dell’Interporto Quadrante Europa Verona con 800.000 unità di carico, mentre il valore medio in Europa si attesta sulle 135.000 unità di carico. Il dato specifico della capacità di carico dei terminali risulta ancora più significativo, vedendo nuovamente il Quadrante Europa in testa alla classifica, con un carico massimo di lavoro di 730.000 unità a fronte di una media Europea di 75.000. 

Rilevante è stato anche il ruolo del settore informatico che, grazie alla controllata Quadrante Servizi, ha permesso di raggiungere elevati standard di efficienza del comparto ICT, fattore che ha acquisito un peso notevole con i nuovi criteri introdotti.

Soddisfatto per il risultato della classifica il presidente dell’Interporto Quadrante Europa di Verona, Matteo Gasparato: «dopo essere stato per 10 anni al primo posto nelle due precedenti classifiche tra gli interporti europei, l’interporto di Verona si è confermato al pari di quello di Brema leader fra le infrastrutture logistiche intermodali europee, un modello a cui guardano con attenzione anche gli altri Paesi. Ritengo che tale risultato sia merito dell’ente di gestione dell’Interporto – il Consorzio ZAI –, delle sue società controllate, ma soprattutto merito dell’attività svolta dalle oltre 140 aziende di logistica e di trasporto operanti nell’area del Quadrante Europa».

«Il risultato ci sprona comunque a lavorare sempre meglio, ad aumentare la qualità e la b dei servizi offerti dall’Interporto di Verona e ad investire nello sviluppo di nuovi terminali per espandere sempre di più la capacità terminalistica del nostro interporto – continua Gasparato -, attuare delle politiche di sviluppo green con l’obiettivo di incentivare sempre di più il trasporto su ferrovia, decongestionando la rete autostradale italiana e contribuendo ad abbassare i livelli di inquinamento».

La presentazione della classifica è coincisa anche con la presentazione del bilancio 2019 dell’Interporto Quadrante Europa. I risultati economici e patrimoniali di bilancio del Consorzio ZAI confermano anche per l’anno 2019 un utile che, al lordo delle tasse (IRES ed IRAP), risulta pari ad 4.787.000 euro, mentre l’utile netto risulta pari ad 3.116.000 euro. L’utile è stato realizzato pur avendo tra i costi una tassazione di 744.000 euro a titolo di IMU e di 151.000 euro a titolo di TASI.

Il fatturato complessivo è passato da 10.552.000 euro del 2018 ad 18.968.000 euro del 2019 a seguito dell’aumento delle vendite di aree. L’indebitamento verso le banche è diminuito del 17% rispetto al 2018 e si è attestato a circa 11,25 milioni di euro determinato per la totalità dai due mutui in essere.

Tra le principali attività svolte nel 2019 di particolare rilievo è lo sviluppo operativo del Protocollo d’Intesa sottoscritto nel 2017 con Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI) relativo a “Interventi di potenziamento degli impianti ferroviari e intermodali nel Quadrante Europa di Verona” per l’aumento del traffico merci su rotaia; tale accordo mira al potenziamento di Verona Quadrante Europa in piena coerenza con la cosiddetta “cura del ferro”, obiettivo strategico e prioritario indicato dal Governo nazionale (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) le cui policy riguardano in termini determinanti la crescita del grande corridoio europeo del Brennero.

In virtù di tale accordo ZAI e RFI hanno proceduto a realizzare uno studio di fattibilità/business plan propedeutico all’inizio della progettazione esecutiva ed all’inizio dei lavori di realizzazione di: un nuovo fascio arrivi e partenze di 6 binari con modulo di 1.000 metri, adiacente all’attuale. Il fascio è direttamente connesso con la Direttrice Brennero e con la linea per Bologna. Un nuovo terminal di carico e scarico con gru a portale e area di stoccaggio, associato al nuovo fascio arrivi e partenze di cui sopra (modulo 750/1000 metri – IV modulo terminalistico del Quadrante Europa). Un sistema di viabilità funzionale alla nuova struttura terminalistica, prevedendo adeguati ambiti utili alle operazioni di prenotazioni, stoccaggio, filtraggio delle unità di carico destinate alle operazioni di – carico e scarico da e per i convogli ferroviari. Un trasferimento del settore automotive, che attualmente ricade sull’area destinata al nuovo fascio arrivi e partenze e al nuovo Terminal, sulla linea Verona – Mantova in area Marangona.

Il Consorzio ZAI nel 2019 ha quindi attivato la progettazione del nuovo terminale ferroviario da 750 metri (IV modulo terminal del Quadrante Europa), in virtù del progetto Veneto Intermodal cofinanziato al 50% da fondi CEF europei. Tali attività permetteranno all’interporto di Verona di poter essere pronto ad accogliere nuovi treni più lunghi e performanti non appena sarà realizzato il nuovo tunnel di base del Brennero.

Il Consorzio ZAI, proseguendo nella linea strategica di potenziamento delle proprie aree industriali e logistiche per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale nel Comune di Verona, sta procedendo, in accordo con gli uffici del Comune di Verona, alla redazione di una proposta di variante al Piano degli Interventi attraverso l’utilizzo di un accordo di programma ai sensi dell’art. 7 delle Legge urbanistica Regionale n. 11/2004 per lo sviluppo dell’area “Marangona” iniziando dal comparto di “Corte Alberti”. Tale accordo di programma permetterà di definire nel dettaglio le opere infrastrutturali e logistiche di Corte Alberti e di definire il reticolo stradale dell’intera Area della Marangona.

Nel 2019 all’Interporto Quadrante Europa di Verona sono transitate circa 28 milioni di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno, la maggior parte dei quali intermodali. Sono stati lavorati qui circa 16.000 treni (15.950 treni), una media di 54 treni/giorno, che hanno sviluppato un traffico che fanno del Quadrante Europa il primo Interporto italiano. 

Dopo il record assoluto nell’anno 2017, il 2019 rappresenta un consolidamento dei traffici di Quadrante Europa con un valore prossimo ai 16 mila treni annui. Le performance del 2019 hanno riscontrato un piccolo miglioramento rispetto al 2018 (+0,25%).

La trasformazione di questo dato in unità di carico o containers ha permesso all’interporto Quadrante Europa di Verona di movimentare nel 2019 ben 436.157 UTI corrispondenti a circa 781.531 TEU (1 TEU = 1 container da 20 piedi). In altri termini, rapportando i 781.531 TEU container annui ai 303 giorni lavorativi dell’anno, si hanno 2.579 camion che ogni giorno, grazie all’interporto di Verona, vengono trasferiti dalla strada sulla ferrovia con evidenti benefici in termini ambientali.

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