Il confinamento generalizzato da Coronavirus e la crisi generale dell’economia italiana ed europea ha effetti pesanti sul bilancio del I semestre 2010 di Autobrennero con l’utile netto che crolla dai 39,62 milioni del 2019 ad appena 1,64 milioni del 2020.
Il risultato operativo del bilancio semestrale di Autostrada del Brennero – in negativo a –6,25 milioni, contro i 44,95 milioni del primo semestre 2019 – segna un decremento di 51,20 milioni rispetto all’anno precedente.
Un risultato atteso, dato il crollo del traffico registrato nei mesi del confinamento, che sarebbe stato caratterizzato da un netto segno negativo senza il concorrere di alcuni fattori: l’attenta gestione della principale voce di costo, ossia il personale (con il mancato rinnovo di molti contratti stagionali dei casellanti), e il maggior realizzo di proventi finanziari, prodotti da un’attenta gestione sul portafoglio.
«In questi mesi di grande complessità la società ha agito con forte determinazione anticipando il palesarsi di problemi in modo da minimizzarne le criticità – commenta l’amministratore delegato, Diego Cattoni – Adottando questo approccio, siamo anche riusciti ad anticipare diversi lavori di manutenzione approfittando del traffico ridotto e determinando così un importante volano economico per favorire una rapida ripresa».
Il consiglio di amministrazione di Autobrennero, riunitosi sotto la presidenza di Hartmann Reichhalter, ha valutato positivamente il risultato semestrale. «Date le circostanze determinate dall’emergenza sanitaria e dalle misure restrittive conseguenti – ha osservato Reichhalter – la contrazione del risultato economico è stata contenuta nel migliore dei modi, senza per questo ridurre l’attenzione per i territori e per la qualità del servizio erogato».
Lo scostamento negativo del bilancio semestrale 2020 rispetto al precedente è stato causato soprattutto da una fortissima riduzione dei transiti, a partire dal mese di marzo, con il diffondersi dell’emergenza sanitaria e delle conseguenti limitazioni della mobilità che hanno fatto crollare gli introiti da pedaggio, attestatisi sui 116 milioni di euro, ossia 59,46 milioni in meno rispetto lo scorso anno. A incidere sull’utile anche il decremento dei ricavi derivanti dalle royalties delle aree di servizio pari a 4,38 milioni a fronte dei 9 milioni del 2019 (-51,88%).
Complessivamente, il valore della produzione nei primi sei mesi dell’anno è stato di 125,89 milioni euro contro i 190,30 milioni del 2019 (- 33,85 %).
Nonostante le difficoltà, Autobrennero in questi sei mesi non ha rinunciato ad investimenti in sicurezza, innovazione e manutenzione. Interventi per circa 5,61 milioni di euro hanno riguardato in particolare l’adeguamento della corsia d’emergenza per la realizzazione della terza corsia dinamica Verona-A1 e altri interventi minori, mentre per l’ordinaria manutenzione sono stati investiti 21,03 milioni.
Il consiglio di amministrazione ha approvato il rifacimento e prolungamento di barriere fonoassorbenti nel comune di Trento, all’altezza della stazione autostradale di Trento Centro per una spesa di 12,38 milioni di euro. Altri 7,5 milioni di euro saranno impiegati per il rifacimento di tratti saltuari della pavimentazione tra Mantova nord e Campogalliano.
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