In Friuli Venezia Giulia nasce il marchio territoriale collettivo “Io sono Friuli Venezia Giulia” simbolizzato da un’immagine di un’aquila stilizzata, simbolo della Regione, che richiama i profili dei monti e del mare. Subito sotto un puntatore, riferito alla territorialità dei prodotti, e una bandiera italiana, che ricorda la qualità del “Prodotto in Italia – Prodotto in Fvg”.
Il marchio collettivo che «riconosce e premia il valore aggiunto delle aziende agroalimentari della regione Friuli Venezia Giulia» è stato presentato a Trieste, promosso dalla Regione e da Agrifood per «valorizzare le imprese e le produzioni che testimoniano il loro impegno e lo sviluppo sostenibile della Regione» e «informare i consumatori in modo trasparente sull’origine dei prodotti che acquistano».
«L’idea – ha spiegato il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga – trae origine dalla volontà dell’amministrazione regionale di supportare attivamente, specie alla luce del difficile contesto socioeconomico determinato dall’emergenza Covid-19, tutte le imprese che ruotano attorno al settore agricolo e alimentare che decidono di adottare pratiche virtuose di sostenibilità ambientale e di garantire la tracciabilità delle materie prime. Il marchio è una dichiarazione semplice e riconoscibile per un territorio che vuole far conoscere sé stesso e le proprie eccellenze nel mondo».
Per ottenere il marchio «le aziende agroalimentari vengono valutate sulle pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale implementate al loro interno. Il voto ricevuto sarà visibile e consultabile dai consumatori. Se non testimonieranno un miglioramento del loro livello di sostenibilità entro 3 anni, la concessione del marchio sarà sospesa. Distributori e ristoratori possono richiedere il marchio se dimostrano di rifornirsi da imprese già marchiate».
Due le varianti del marchio: quella dorata premierà le aziende, valutate a partire da settembre sulla base di parametri oggettivi di naturale ambientale, economica e sociale, nonché i distributori e ristoratori che dimostreranno di approvvigionarsi presso imprese marchiate “Io Sono Friuli Venezia Giulia”; quella blu sarà riconosciuta ai beni di consumo prodotti con ingredienti prodotti in Friuli Venezia Giulia.
«Spostare l’attenzione dal singolo prodotto all’intera filiera – ha sottolineato l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier – consente inoltre, specie quando si parla di un settore trainante per l’economia quale l’agroalimentare, di concentrare gli sforzi sulla creazione di valore aggiunto capace di beneficiare tutto il Friuli Venezia Giulia. “Io Sono Friuli Venezia Giulia” non è dunque un marchio di qualità bensì un marchio collettivo che vuole contraddistinguere un processo virtuoso e integrato di valorizzazione del territorio».
«Il marchio – ha aggiunto il presidente di Agrifood Fvg, Claudio Filipuzzi – è innovativo per tutta una serie di ragioni: è di sistema, perché pensato non solo per le aziende agroalimentari della regione, ma anche per tutte quelle che rivendono e utilizzano prodotti alimentari del Friuli Venezia Giulia quali ristoranti, agriturismi, spacci, rivenditori e supermercati; è digitale, perché le etichette saranno dotate di un QR-code che, attraverso la fotocamera del cellulare, darà al consumatore informazioni sull’origine dei prodotti e sul loro produttore in tempo reale; è anticiclico, perché intende difendere il valore aggiunto realizzato qui, visto che potranno fregiarsi del marchio i prodotti con ingredienti “Made in Fvg”».
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