A Bolzano Kompatscher incontra il ministro degli Esteri austriaco Schallenberg

Kompatscher: «discusso di cooperazione sull’emergenza Coronavirus, traffico sull’asse del Brennero e tutela dell’Autonomia speciale».

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Il ministro degli esteri austriaco Alexander Schallenberg (a sx) con Arno Kompatscher.

Dopo aver fatto visita istituzionale alla Farnesina a Roma, nel corso del viaggio diplomatico istituzionale nelle nazioni confinanti dopo la riapertura delle frontiere di metà giugno, il ministro degli esteri austriaco, Alexander Schallenberg, ha fatto visita al presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher.

Al centro del colloquio vi sono state la collaborazione tra Alto Adige e Austria nel corso dell’emergenza Coronavirus, le conseguenze di settimane di controlli al confine e l’esito dell’incontro di Schallenberg con il collega Di Maio, nel quale si è parlato anche di Alto Adige. 

Nel corso della conferenza stampa seguite al colloquio, Schallenberg e Kompatscher si sono detti convinti che la fase più critica dell’emergenza sia stata superata anche grazie ai continui scambi di idee e alla reciproca volontà di collaborazione. Per entrambi il superamento della crisi richiede il comune impegno degli stati europei. 

Schallenberg ha sottolineato che la gestione del confine nevralgico del Brennero durante la fase acuta dell’emergenza «non è stata facile» e ha ringraziato la Provincia di Bolzano «per la collaborazione in questi tempi difficili». Il ministro austriaco ha anche informato Kompatscher in merito ai piani di ricostruzione Ue e alle posizioni dei rispettivi stati. 

Schallenberg ha puntualizzato anche la posizione austriaca sulla Lombardia: «sono fiducioso che molto presto potrà essere revocato l’avviso di viaggio per la Lombardia. Anche in caso di seconda ondata pandemica, cercheremo soluzioni locali per garantire Schengen ed evitare una chiusura dei confini come avvenuto a marzo. Riaprire è più difficile di chiudere e con l’Italia abbiamo sperimentato la soluzione regionale che poi è stata anche applicata per Guetersloh in Germania».

Oltre alla questione Coronavirus, sul tavolo anche il tema dei transiti lungo l’asse del Brennero. Per risolvere il problema occorre unire le forze, hanno detto Schallenberg e Kompatscher. «Perché vengano al più presto realizzate le tratte di accesso nord al Tunnel del Brennero sarebbe un grande vantaggio per il Tirolo, ma anche per l’Alto Adige», ha detto Kompatscher aggiungendo anche «l’importanza di continuare a lavorare anche sulla questione dei pedaggi lungo l’asse». Posizione condivisa da Schallenberg: «il traffico pesante al Brennero è insostenibile per i tirolesi e gli altoatesini. Due terzi del traffico pesante viaggia su gomma e al valico passano più merci che su tutti gli altri passi alpini assieme».

Quanto all’Autonomia speciale, ha spiegato il presidente della Provincia, «il sostegno dell’Austria quale potenza tutrice per il ripristino di vecchie competenze e per lo sviluppo dell’Autonomia stessa, resta sempre molto importante». 

Kompatscher ha quindi sottolineato che è sempre bello avere a Vienna «partner ministeriali sempre molto bene informati sull’Alto Adige» e che «ora più che mai è necessario affrontare le nuove sfide con spirito europeo». 

«Siamo fianco a fianco e continueremo ad esercitare la nostra influenza per garantire che il modello di autonomia altoatesino venga preservato – ha affermato Schallenberg -. L’Alto Adige può continuare a contare su Vienna».

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