Il Tar del Lazio annulla la rimozione di D’Agostino dal vertice del Porto di Trieste

Ripristinata la situazione antecedente alla decisione dell’Anac tra la soddisfazione dei diretti interessati e degli amministratori locali.

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porto di trieste porto vecchio
Il presidente dell'Autorità portuale di Trieste, Zeno D'Agostino (al centro) tra il governatore Massimiliano Fedriga (a sx) e il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

Il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento assunto dall’ANAC che aveva decretato l’inconferibilità dell’incarico di presidente del porto di Trieste, adottato a favore di Zeno D’Agostino nel 2016. La sentenza ha accolto soprattutto il primo motivo di ricorso, quello nel quale veniva affermata la non applicabilità del divieto di conferire incarichi quando l’Ente che nomina (nella specie il MIT) è diverso da quello (l’AdSP) che aveva nominato Zeno D’Agostino quale presidente senza poteri di società partecipata dall’Autorità (la concessionaria TTP). Il TAR ha escluso, smentendo l’ANAC, che la norma sull’inconferibilità possa essere applicata estensivamente, confermando così le tesi sostenute dagli avvocati dell’Autorità.

Il Tar ha altresì rilevato che, in ogni caso, non erano stati esercitati poteri gestori dal presidente D’Agostino in TTP, ciò rilevando anche ai fini di escludere l’altra letturaestensiva” della norma sull’inconferibilità pretesa dall’ANAC e respinta senza esitazioni dal Giudice amministrativo. 

La sentenza rende giustizia in pochi giorni, della situazione molto delicata creatasi a seguito della decisione dell’ANAC, e rimette quindi Zeno D’Agostino nuovamente nella pienezza della carica e dei poteri alla guida del porto di Trieste. 

Con la sentenza del Tar del Lazio «l’Autorità può da subito quindi ricostituire l’assetto organizzativo precedente alla decisione dell’ANAC, con Zeno D’Agostino quale presidente e Mario Sommariva segretario generale, il quale, così, cesserà dalla carica di commissario straordinario dell’Ente, cui era stato nominato dal ministro Paola De Micheli poche ore dopo la decisione oggi annullata».

«A partire da domani, Zeno D’Agostino sarà reintegrato pienamente nel ruolo di presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico orientale e io decado dal ruolo di commissario e torno felicemente a fare il segretario generale» ha detto il commissario straordinario dell’Authority, Mario Sommariva, commentando la sentenza del Tar del Lazio che ha accolto il ricorso presentato da D’Agostino e dall’Autorità contro una pronuncia dell’Anac che aveva destituito il manager dall’incarico per “inconferibilità”. 

«Ritengo che la sentenza – ha osservato Sommariva – dia ragione all’Autorità e a Zeno D’agostino in maniera piena e completa e ristabilisca l’ordine delle cose: la nomina di D’Agostino è pienamente legittima e quindi il presidente è reintegrato con effetto immediato nel suo ruolo. C’è una grande soddisfazione anche personale per questa sentenza». 

I giorni successivi alla pronuncia dell’Anac, sono stati «difficili», ha ricordato Sommariva: «non ho dormito un po’ di notti. La situazione non era di quelle che lasciavano tranquilli. Per le modalità con cui è accaduto non è stata una bella vicenda. Ma è stata bella la grande solidarietà che Trieste ha espresso nei confronti di D’Agostino: è stato di grande conforto in un momento complicato». 

«Sono molto soddisfatto per la sentenza che restituisce Zeno D’Agostino alla presidenza del Porto in un momento così importante, che vede la chiusura della Ferriera e l’arrivo degli ungheresi nell’area dell’ex Aquila, e in cui è più che mai determinante avere una guida sicura e forte anche per l’indispensabile collaborazione con l’Autorità Portuale per lo sviluppo del Porto Vecchio» ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, non appena appresa la notizia della decisione del Tar del Lazio.

Soddisfazione anche da parte del governatore regionale, Massimiliano Fedriga: «la sentenza del Tar ha il merito di porre fine a una questione che, sorta su un interrogativo di natura tecnico-giuridica, rischiava di generare effetti negativi sul piano della credibilità internazionale del Porto e delle nostre istituzioni tutte. A tirare un sospiro di sollievo non è dunque solo il presidente D’Agostino, ma l’intera comunità regionale. Oggi – prosegue Fedriga – si chiude una parentesi difficile e la pronuncia del Tar del Lazio appare pertanto di buon auspicio affinché il Porto possa continuare a rappresentare, anche attraverso la continuità di mandato dei propri vertici, un punto di riferimento per gli investitori nazionali ed esteri».

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