La giunta provinciale di Bolzano ha approvato il bilancio di previsione per il triennio 2021-23 che deve fronteggiare il calo stimato dello 7,3% del Pil provinciale a fronte di una previsione di crescita del 5% nel 2021.
«Anche quest’anno, in un momento di incertezza dovuto all’emergenza Coronavirus, presentiamo un documento economico e finanziario per pianificare l’uso delle risorse nel prossimo triennio – sottolinea il presidente Arno Kompatscher, nella sua veste di assessore alle finanze -. Siamo consapevoli del fatto che le incertezze esistenti pongono l’Alto Adige di fronte a grandi e nuove sfide. Con questo documento di pianificazione, tuttavia, vogliamo definire consapevolmente un quadro d’azione per l’Alto Adige, in cui la ripartenza dopo la pandemia possa proseguire e consolidarsi. Il documento tiene conto del contesto internazionale, europeo e nazionale. Per l’Alto Adige ci aspettiamo un calo del Pil del 7,3% nel 2020 e una ripresa del 5% nel 2021».
Il bilancio di previsione, di oltre 400 pagine, inizia con la descrizione del contesto economico e finanziario, degli indicatori demografici e socio-economici e del quadro istituzionale, che comprende il personale, gli organismi partecipati dalla Provincia e gli impegni finanziari del patto di garanzia. Elenca poi gli obiettivi strategici nei diversi settori dell’amministrazione. Questi si basano sul programma di coalizione per formare l’esecutivo provinciale e sul performance-plan elaborato dall’amministrazione. Infine, sono elencati anche gli appalti pubblici in corso. Vi sono elencati i progetti edilizi della Provincia già progettati e che possono essere inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, così come quelli la cui progettazione deve avvenire nel prossimo triennio. Il Consiglio dei Comuni ha già approvato il documento di pianificazione.
Parimenti al bilancio di previsione, la Giunta ha predisposto anche il consuntivo 2019 che ora sarà trasmesso al Consiglio provinciale per la discussione e l’approvazione. Il consuntivo mostra entrate totali da record pari a 8 miliardi di euro, uscite complessive per 7,5 miliardi di euro e un fondo di cassa di 460.000 euro. «Questo rendiconto finale rappresenta una solida politica finanziaria come riflesso di un’economia sana – afferma Kompatscher -: vogliamo continuare su questa strada di pianificazione e gestione finanziaria sostenibile, anche alla luce delle nuove sfide poste dalla crisi del nuovo Coronavirus».
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