Speculazioni sul mercato del latte crudo, risposta interlocutoria dell’Ue

Risposta del commissario all’Agricoltura Wojciechowski all’interrogazione della vicentina Bizzotto.

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zootecnia di montagna

La pandemia da Coronavirus ha destabilizzato il mercato del latte crudo e dei suoi derivati complice il blocco di buona parte degli sbocchi di mercato come bar e ristoranti e gli effetti non sono tardati a verificarsi, con prezzi alla stalla in picchiata, dai 42-43 centesimi di gennaio ai 22-28 centesimi di marzo, prezzi che mettono a serio rischio l’equilibrio economico della zootecnia italiana, specie quella di montagna che deve affrontare costi operativi decisamente superiori di quella di pianura

All’interrogazione formulata dall’eurodeputata vicentina Mara Bizzotto (Lega), ha risposto il commissario europeo all’agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski, secondo cui «dall’inizio della crisi la Commissione ha adottato una serie di misure per attenuare l’impatto socioeconomico dell’epidemia di Covid-19, anche nel settore agricolo». 

Wojciechowski nella sua risposta a Bizzotto sottolinea come «il 22 aprile 2020 la Commissione ha annunciato misure supplementari per sostenere ulteriormente i settori agroalimentari più colpiti dalla pandemia di Covid-19. Il pacchetto comprende aiuti all’ammasso privato per i prodotti lattiero-caseari (latte scremato in polvere, burro, formaggi) e per le carni (bovine, ovine e caprine)». 

«Inoltre la Commissione autorizzerà una deroga ad alcune norme in materia di concorrenza prevista dall’articolo 222 del regolamento sull’organizzazione comune dei mercati (OCM) – prosgue Wojciechowski -, che consente agli operatori di adottare misure di auto-organizzazione dei mercati nei settori del latte, dei fiori e delle patate. Nel settore lattiero-caseario, la pianificazione collettiva della produzione lattiera sarà consentita per un periodo massimo di sei mesi». 

Quanto alle azioni di promozione dei prodotti lattiero caseari, il commissario europeo all’agricoltura evidenzia come «le organizzazioni dei portatori di interesse italiani che rappresentano il settore lattiero-caseario hanno l’opportunità di presentare domanda per i programmi di promozione dell’UE. Nel 2020 sono stati stanziati promozione dei prodotti agroalimentari europei all’interno e all’esterno dell’UE. A causa della pandemia di Covid-19, il termine per gli inviti a presentare proposte all’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute, l’agricoltura e la sicurezza è stato prorogato fino al 3 giugno 2020». 

Un termine già ampiamente trascorso alla data di risposta di Wojciechowski, il 22 giugno, che ha impiegato la bellezza di tre mesi a rispondere all’interrogazione. Probabilmente, sarebbe cosa utile provvedere ad un’ulteriore proroga del termine di presentazione delle domande di sostegno alla promozione sul mercato europeo almeno fino alla fine di luglio.

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