Friuli Venezia Giulia: la commissione paritetica Stato-Regione discute dei patti finanziari

Fedriga: «i patti siano una battaglia unitaria di tutta la Regione». Zanin: «decolla un percorso fondamentale per l’Autonomia della Regione».

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Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga interviene dianzi alla Commissione Paritetica Stato-Regione.

La ridefinizione dei patti finanziari fra Stato e Regione, alla luce della crisi sanitaria-economica da Coronavirus, è stata al centro della seduta della Commissione paritetica presieduta da Francesco Peroni in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

«I patti finanziari non sono un motivo di propaganda elettorale ma di tutela dei servizi essenziali al cittadino e rappresentano una battaglia da compiere tutti insieme nel segno della nostra Autonomia – ha esordito il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga -. La sfida che abbiamo davanti non si limita solo alla quantità di risorse che possiamo recuperare rispetto alla negoziazione in essere con il Governo, ma deve riguardare anche il metodo, come vengono garantite le risorse alla Regione: un passaggio fondamentale per salvaguardare la nostra Autonomia che deve tenere conto della necessità di correggere delle norme dettate dall’emergenza, che hanno considerato uguali le regioni a Statuto speciale e quelle ordinarie. Necessario, quindi, un nuovo accordo pattizio fra Regione e Stato anche per sanare un iter legislativo convulso e comprensibile visto il periodo emergenziale. Sono convinto che sono norme dettate dal periodo emergenziale, ma il metodo con cui vengono erogate le risorse non è indifferente». 

Quanto alle minori entrate, Fedriga ha ricordato le stime dettate dai dati della Banca d’Italia e dal ministero del Tesoro: «se la crisi si protrae, si prevede un crollo del Pil del 13%, mentre il ministero del Tesoro indica una percentuale di minor entrate dall’8% al 10,6%, che si traduce in una previsione di minori risorse per il Friuli Venezia Giulia variabile da 550 a 698 milioni di euro circa. Un dato certo comunque non arriverà prima di novembre». 

Il governatore ha informato poi che in merito all’interlocuzione con il governo nazionale «nel decreto in conversione è previsto 1,5 miliardi da stanziare a beneficio di tutte le Regioni, ma c’è una proposta della Conferenza delle Regioni avanzata al Governo che prevede lo stanziamento di 1 miliardo per le Speciali e 500 milioni per le Ordinarie. Risorse non sufficienti, ma migliorative».

Fedriga ha quindi informato sulla richiesta di un tavolo dedicato per le Speciali per andare poi ad accordi bilaterali, Regione-Stato, dove trovare soluzione e dare riscontro alle specifiche e reciproche esigenze. Ora, ha osservato, «non possiamo permettere che ci sia una dicotomia così forte tra uno Stato libero di indebitarsi e le amministrazioni regionali impossibilitate ad avviare qualsiasi iniziativa politica ed economica perché impegnate a colmare con le proprie risorse l’indebitamento a livello nazionale. Anche solo temporaneamente, ritengo che le Regioni debbano potersi indebitare per spesa corrente così come concesso all’Europa e agli Stati nazionali, anche sottostando a una serie di parametri che possono essere stabiliti. In queste condizioni, la Regione rischia di non poter erogare quei servizi essenziali. La riscrittura dei patti e la sospensione per questo anno del contributo al risanamento della finanza pubblica è il nostro obiettivo, una battaglia non di questa Giunta, ma di tutti coloro che hanno cuore autonomia e specialità del nostro territorio».

«Con questo incontro tra Assemblea legislativa e Commissione paritetica incentrato sulla revisione dei Patti finanziari Stato-Regione inizia un percorso fondamentale per il futuro del Friuli Venezia Giulia, chiamato a porre le basi per una risalita post Coronavirus» ha affermato il presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, in apertura della seduta d’Aula. 

Il rapporto fra Stato e Regione «vede la nostra Regione sfavorita rispetto alle altre Speciali, con un disequilibrio tra maggiori responsabilità e minori risorse trattenute sul territorio» sottolinea Zanin affermando che «questo è un momento di svolta: siamo davanti alla necessità di trasformare le difficoltà in opportunità di rilancio anche attraverso la revisione dei Patti finanziari, un mandato che l’Aula ha affidato al governatore Fedriga quasi all’unanimità. A questa esigenza imprescindibile per evitare il default della Regione, deve corrispondere anche la rivisitazione di una Specialità che ci vede sfavoriti rispetto alle altre Regioni autonome nel rapporto tra responsabilità di autogoverno, risorse trattenute sul territorio e obblighi di contribuzione al risanamento della finanza pubblica». 

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