Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina: decisa la ripartizione delle opere pubbliche

Stanziato dallo Stato un miliardo di finanziamenti. Nasce anche la società pubblica incaricata di realizzarle.

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La riunione al ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la ripartizione del fondo per le opere infrastrutturali per le Olimpiadi invernali 2016 Milano-Cortina.

Le opere infrastrutturali per le Olimpiadi invernali 2026 Milano-Cortina sono state al centro della riunione al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tra il ministro Paola De Micheli e i rappresentanti di regione Lombardia, regione Veneto, province di Trento e di Bolzano che hanno deliberato la ripartizione dei finanziamenti per un miliardo di euro stanziati dalla Legge di bilancio 2020.

De Micheli ha illustrato il percorso per passare alla fase realizzativa degli interventi e ricordato la loro importanza strategica per migliorare l’accessibilità, i collegamenti e la dotazione infrastrutturale dei territori coinvolti dalle Olimpiadi invernali 2026 nel segno della piena sostenibilità ambientale. Il ministro ha proposto tempi e metodi. “C’è stato un accordo – ha affermato De Micheli – su un primo elenco delle opere ed entro l’estate definiremo il relativo cronoprogramma, al termine degli ultimi approfondimenti con le Regioni e le province autonome». 

A breve inoltre si costituirà la nuova società pubblicaInfrastrutture Milano Cortina 2020-2026 Spa”, con un capitale sociale di 1 milione di euro, cui è affidato il compito di realizzare concretamente le opere necessarie per lo svolgimento dell’evento olimpico che sarà partecipata per il 70% dal ministero dell’Economia e delle finanze e dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti (con due quote del 35% ciascuna); per il 20% dalla Lombardia e dal Veneto (con due quote del 10% ciascuna); e per il 10% dalle province di Trento e di Bolzano (con due quote del 5%).

Alla Lombardia «spetteranno 473 milioni di euro. L’elenco delle opere sarà definito a breve in accordo col ministero – ha detto l’assessore lombardo alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi -. Non dobbiamo perdere l’occasione per sviluppare le infrastrutture dei nostri territori. Abbiamo raggiunto un’intesa in ordine al miliardo di euro previsto per il finanziamento degli interventi». Terzi auspica che l’iter «si riveli rapido e adeguato, portando a compimento le opere per l’appuntamento olimpico. Il Governo deve attivarsi per semplificare le normative, i tempi sono stretti non vogliamo rischiare di vedere infrastrutture incompiute».

«Al Veneto spettano 325 milioni di euro per le opere delle Olimpiadi invernali 2026 scrive in una nota il deputato Dem e relatore della legge olimpica, Roger De Menech  -. Era tutto pronto da diverse settimane, ma purtroppo le Regioni non si erano ancora accordate sul riparto delle risorse. Ora speriamo di partire velocemente con la progettazione e la realizzazione di infrastrutture che, lo ricordo, abbiamo pensato a beneficio dei territori sul lungo periodo, non solo in funzione della manifestazione. Dopo questo passaggio – sottolinea De Menech – non ci sono ostacoli per mettere in atto il piano. Ora è necessario coinvolgere gli enti e le imprese locali, ma siamo certi che la Regione non mancherà in questo caso, per fare delle Olimpiadi invernali 2026 un’occasione di crescita e sviluppo collettivo a cui partecipano tutti i soggetti del territorio».

I rimanenti 200 milioni di euro saranno appannaggio delle province di Bolzano e Trento. «Sono state accolte le nostre richieste per quanto riguarda la ripartizione delle risorse e per quanto attiene alla semplificazione delle procedure e il ministro De Micheli ha mostrato disponibilità e apertura sulla possibilità che la Provincia di Bolzano possa essere la stazione appaltante di tutte le importanti opere infrastrutturali che devono essere realizzate sul territorio in vista dell’appuntamento olimpico in un’ottica di sostenibilità – afferma il presidente altoatesino, Arno Kompatscher -. Sarebbe un vantaggio perché il tutto potrebbe procedere in modo più celere e meno complicato ed inoltre vi saranno maggiori possibilità di partecipare per le imprese locali, un elemento molto importante per la nostra economia». 

In Trentino il presidente della provincia Maurizio Fugatti anticipa che gli interventi verteranno in particolare sul sistema dei trasporti, a partire dai mezzi, per assicurare una movimentazione veloce delle persone che parteciperanno agli eventi olimpici in programma nelle valli di Fiemme e Fassa e sull’altopiano di Piné, oltre all’attesa elettrificazione della ferrovia della Valsugana nel tratto trentino.

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