In provincia di Trento sta per partire la fase della raccolta delle domande degli operatori economici per i contributi a fondo perduto messi a disposizione per contrastare gli effetti del Coronaviurs e, cosa più importante, non sarà una lotteria che premierà il dito più veloce del Trentino, come accaduto, scandalosamente, per analoghi provvedimenti statali: le domande si potranno inserire nella piattaforma a partire delle ore 14.00 di giovedì 11 giugno e tutte quelle in regola saranno finanziate, anche ricorrendo ad integrazione del plafond già stanziato.
In questo modo, la Provincia dà una concreta risposta nella direzione auspicata dagli operatori economici: «siamo soddisfatti delle garanzie fornite dall’assessore Attilio Spinelli per l’erogazione dei contributi a fondo perduto e speriamo solo che tutto fili liscio con la piattaforma in grado di sostenere il carico di lavoro che singoli e studi professionali inoltreranno» afferma Pasquale Mazza, presidente dell’Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili del Trentino.
«E’ un impegno importante, anche in termini economici, ma non l’unico che la Provincia si è assunto. Se necessario, provvederemo anche ad integrare i quasi 90 milioni di euro che abbiamo stanziato in questa fase – afferma l’assessore allo sviluppo economico del Trentino, Attlio Spinelli – . Sappiamo che piccole imprese, autonomi e professionisti hanno particolarmente sofferto, per una crisi a cui nessuno era preparato. Per questo abbiamo messo a punto uno strumento concreto, efficace e assolutamente non-burocratico. Se abbiamo dovuto attendere l’11 giugno non è stato per nostra volontà, ma perché aspettavamo a nostra volta il completamento degli adempimenti a carico del ministero delle Politiche europee, che finalmente si sono conclusi».
Nel pomeriggio di giovedì 11 giugno, alle ore 14.00, partirà la raccolta delle domande di contributo a fondo perduto da parte degli operatori economici fino a 11 addetti, gravemente danneggiati dagli effetti della pandemia di Coronavirus. La presentazione delle domande sarà possibile fino al 31 luglio. Quello di giovedì non sarà un “click-day”: la Provincia dispone infatti di risorse sufficienti per garantire il finanziamento di tutte le domande; se necessario saranno anche stanziate risorse aggiuntive rispetto a quelle già previste, che ammontano in questa fase ad 89 milioni di euro.
Per la prima volta è stato scelto di adottare una procedura esclusivamente informatica: gli operatori economici faranno domanda attraverso la piattaforma predisposta per questo scopo, il che dovrebbe consentire anche una maggiore velocità nelle erogazioni. L’intenzione è di accreditare i primi importi sui conti correnti già prima della fine del mese di giugno. Le domande saranno istruite in ordine d’arrivo, ma tutti gli aventi diritto saranno comunque liquidati, anche se con tempi diversi. Gli uffici preposti continueranno comunque la loro attività per tutta l’estate, senza alcuna interruzione.
Per attivare la procedura sarà necessario utilizzare l’identità digitale Spid o la carta provinciale dei servizi o, ancora, la carta nazionale dei servizi rilasciata dalle Camere di commercio.
La domanda dovrà essere inoltrata digitalmente, e si baserà esclusivamente su autodichiarazioni del soggetto richiedente, non essendo richiesta documentazione a supporto.
Con la domanda, il soggetto richiedente sottoscrive che sta dichiarando il vero, con firma digitale. L’operatore economico può delegare il suo commercialista, un professionista, un centro di assistenza o anche un terzo per la compilazione della domanda.
Nelle prossime ore verrà messo on line anche il facsimile del modulo in modo da aiutare i richiedenti a preparare gli elementi necessari alla corretta compilazione della domanda.
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