Luca Ponti, founding partner dello studio Ponti & Partners di Udine, ha assistito Gianluca Vincenzi, vicedirettore di una filiale udinese di Civibank, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Udine in relazione alla movimentazione nel 2008 di tre assegni di provenienza illecita del valore di 420 mila euro.
L’ipotesi di reato che la Procura aveva formulato a carico di Vincenzi era quella di riciclaggio aggravato in quanto, in qualità di vicedirettore della filiale, aveva permesso che quella somma di denaro fosse versata a favore di una società in seguito dichiarata fallita.
Questa la ricostruzione sostenuta in aula dal Pubblico Ministero, che ha chiesto la condanna dell’imputato a tre anni di reclusione più la trasmissione degli atti alla Procura per ritenuta falsa testimonianza per tre dipendenti della Civibank sentiti a dibattimento.
Il Tribunale di Udine ha accolto la tesi della difesa fatta valere dall’avv. Ponti, che ha sottolineato in particolare l’assenza in capo al proprio assistito di una “coscienza e volontà” nel contribuire a riciclare il denaro illecito dei clienti, e ha dunque assolto l’imputato con formula piena “perché il fatto non costituisce reato”.
Un importante risultato ottenuto dall’avv. Ponti in favore del cliente che, a cinque anni dall’udienza che ne decretava il rinvio a giudizio e in un contesto caratterizzato da scelte processuali degli altri imputati che, quanto alle rispettive posizioni, aveva invece avvalorato le tesi d’accusa patteggiando la pena, ha finalmente visto esclusa ogni ipotesi di reato nei suoi confronti.
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