Le varie misure, le priorità e le strategie della Provincia di Bolzano per rafforzare l’Alto Adige come polo di ricerca e innovazione di valenza internazionale sono definite nel Piano ricerca e l’innovazione 2020 approvato dalla Giunta su proposta del presidente della Provincia, Arno Kompatscher, cui fa capo anche la delega per l’Innovazione e la ricerca, elaborato dalla Ripartizione provinciale competente e approvato dalla Consulta per la ricerca e l’innovazione.
«Anche quest’anno, il Piano ricerca e innovazione 2020 è molto ampio, con l’obiettivo di supportare lo sviluppo in Alto Adige in modo diversificato e trasversale» ha detto Kompatscher. L’epidemia di Coronavirus ha anche imposto di «attivare nuovi finanziamenti per progetti di ricerca connessi al virus che abbiamo inserito nel Programma 2020». Nelle ultime settimane sono stati approvati programmi di finanziamento urgenti per la ricerca scientifica su temi direttamente legati al nuovo Coronavirus nell’ambito di “Joint Projects”, o progetti bilaterali, con enti di ricerca di Austria, Svizzera e Germania.
Uno dei temi principali del Programma 2020 è l’ulteriore sviluppo della specializzazione intelligente. La cosiddetta «Strategia di specializzazione intelligente» (RIS3) si inserisce nella strategia pluriennale di innovazione e ricerca della Provincia di Bolzano e mira a sviluppare visioni per il futuro orientate all’eccellenza in collaborazione con l’economia locale. Grazie ad essa il sistema si presenterà preparato al prossimo periodo di programmazione 2021-27 dei fondi europei, rafforzando i sistemi locali di innovazione e ricerca come settori strategici, favorendo il trasferimento di conoscenze e portando in tutti i settori economici locali i vantaggi dell’innovazione.
Il Piano ricerca e innovazione 2020 riassume le linee di sviluppo nell’attuazione della ricerca altoatesina. Quest’anno sono disponibili 4 milioni di euro nel Fondo per la ricerca. «Quest’anno concluderemo la fase valutativa del bando “Research Südtirol/Alto Adige” lanciato nel 2019. Attualmente i 67 progetti presentati sono in fase di analisi e valutazione – spiega Vito Zingerle, direttore della Ripartizione innovazione, ricerca, università e musei -. La cooperazione internazionale attraverso i “Joint Projects” verrà ampliata, grazie anche al fatto che da quest’anno le collaborazioni sono possibili non solo con l’Austria, ma anche con la Svizzera e la Germania».
Secondo Zingerle «saranno portate avanti le già collaudate misure di finanziamento per le pubblicazioni Open Access e la mobilità dei ricercatori, nonché la collaborazione con gli istituti di ricerca altoatesini».
Anche quest’anno la Provincia metterà a disposizione oltre un milione di euro per soggiorni di ricerca lunghi e brevi di ricercatori altoatesini all’estero o di ricercatori stranieri in Alto Adige. L’anno scorso la Provincia ha finanziato 13 progetti di ricerca di questo tipo destinando 1,7 milioni di euro per il finanziamento di “Joint Projects”.
Per quanto riguarda l’innovazione, la Provincia di Bolzano intende continuare a sostenere finanziariamente soprattutto i progetti di ricerca e sviluppo. Anche i fondi europei saranno utilizzati per questi progetti. Saranno inoltre finanziate le innovazioni di processo e organizzative, gli studi, i diritti di proprietà industriale, i sistemi di gestione, la consulenza in materia di innovazione, l’impiego di personale altamente qualificato, i cluster di innovazione, la capitalizzazione delle start-up, la formazione e la consulenza e le cooperative di garanzia. Nel corso del 2019 sono state approvate 274 domande di ricerca e sviluppo per un contributo complessivo di 16,42 milioni di euro. Nello stesso anno sono stati pagati 19,28 milioni di euro per 226 progetti.
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