O’ ministro dimentica gli italiani all’estero che non riescono a rientrare in Patria

Dall’Associazione Lombardi nel Mondo il rilancio dell’appello dall’Argentina di un Trentino e di una Veneta che non riescono a comunicare con l’ambasciata italiana a Buenos Aires.

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italiani all'estero

Mentre al ministero degli Esteri si è impegnati nell’erogare mancette per la cooperazione internazionale a destra e a manca, spendere sorrisi a 42 denti de o’ ministro impegnato a celebrare di tutto e di più, continuano a giungere gli appelli di italiani all’estero che la pandemia da Coronavirus ha costretto a soggiorni più lunghi del previsto a causa del blocco dei voli internazionali, con il risultato che dopo quasi due mesi di “vacanze obbligate” i soldi scarseggiano e, spesso, non sanno se e quando potranno rientrare in Patria.

L’associazione Lombardi nel Mondo, tramite il suo presidente Daniele Marconcini, rilancia l’appello giunto dall’Argentina di due italiani all’estero, un Trentino e una Veneta che non riescono più a contattare l’ambasciata italiana di Buenos Aires per sapere quando potranno rientrare. Di seguito il testo integrale.

«Buongiorno. Siamo Inti Tomio e Giulia Rosselli, residenti rispettivamente a Rovereto e Verona. Siamo rimasti bloccati a 80 km dalla città di Catamarca, a Bellavista, frazione del dipartimento di El Alto. Avevamo un rientro con Iberia il 23 marzo. Siamo iscritti già da due mesi alle liste del consolato per poter tornare in Italia e ci siamo segnati anche tra quelli che hanno bisogno di più di 48 ore di preavviso per arrivare a Buenos Aires e prendere l’eventuale aereo. Organizzare i permessi e i mezzi per muoverci richiede maggior tempo».

«Qui non c’è segnale telefonico, siamo raggiungibili solo su WhatsApp. Abbiamo la possibilità di inviare mail, ma per farlo dobbiamo spostarci in moto per 20km. Avevamo programmato di rimanere in Argentina due mesi, ne sono passati ormai quattro e stiamo finendo i risparmi, siamo agli sgoccioli».

«Visto che i casi prioritari sono già stati risolti, ora ci sembra che sia arrivato il nostro turno. Siamo preoccupati perché se le condizioni e le tempistiche dei prossimi voli fossero le stesse che ci sono state fino ad ora, noi saremmo impossibilitati a muoverci e a rientrare. Abbiamo bisogno di rientrare in Italia perché qui comincia anche il freddo e non siamo preparati per affrontarlo. Inoltre sono titolare di una licenza di vendita per la stagione estiva in Sardegna, che perderei se non mi presentassi a breve».

«Ribadiamo la nostra preoccupazione rispetto alla questione economica, visti anche i costi degli spostamenti e dei voli che sono molto elevati. Due giorni fa ci ha risposto il consolato di Cordoba, accennando alla possibilità di un alloggio a Cordoba, per essere più vicini in caso di un prossimo volo, sempre se riuscissimo coi nostri mezzi a raggiungere la città. Abbiamo bisogno di preavviso per un possibile volo e la necessità di prenderlo. Abbiamo bisogno di una risposta».

«Ringraziamo anticipatamente. Buon lavoro e buona giornata. Giulia e Inti»

Giulia Rosselli è contattabile via WhatsApp al numero 348.174.2419.

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