E’ stata ufficializzata la richiesta della Fisi di spostare di un anno i Mondiali di sci in programma a Cortina nel 2021, e la Fis, la Federazione internazionale, deciderà il prossimo primo luglio.
La Fondazione Cortina 2021, regione Veneto, provincia di Belluno, comune di Cortina, CONI e Federazione Italiana Sport Invernali hanno proposto il rinvio dell’evento al 2022 soprattutto per garantire a sportivi e al pubblico la massima garanzia sanitaria possibile.
«L’auspicio italiano è che si prenda la decisione di rinviare il Mondiale – ha detto il presidente della Fisi, Flavio Roda -. Sponsor e pubblico si aspettano che Cortina presenti un Mondiale di altissimo livello, sia sotto il punto di vista organizzativo che dello spettacolo. Tutto ciò si potrà fare solo nella massima sicurezza sanitaria e potendo testare tutte le nuove infrastrutture e i processi operativi che stanno dietro a un grande evento internazionale».
Era stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ad anticipare che l’Italia avrebbe avanzato la richiesta alla Fis. «Penso che spostando in avanti l’appuntamento con il Mondiale sia possibile mettere in atto quanto di meglio la tradizione e l’esperienza organizzativa italiane sanno fare e lanciare nel migliore dei modi la strada verso le Olimpiadi invernali 2026 Milano – Cortina» ha sottolineato Roda.
La cancellazione delle Finali di Coppa del Mondo di sci alpino programmate per lo scorso marzo ha già causato ingenti danni economici e d’immagine, in più non c’è stata l’opportunità di testare tutte le nuove infrastrutture e i piani operativi previsti per i Mondiali in programma nel febbraio del 2021.
«Al rinvio al 2022 dei Mondiali di Sci ci stiamo lavorando da settimane con il presidente della Fisi Flavio Roda e con il presidente del Coni, Giovanni Malagò, e spero che venga accettata, perché vogliamo riuscire ad offrire un evento internazionale nella massima sicurezza» ha commentato il sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina.
Per il presidente della provincia di Belluno, Roberto Padrin, «il rinvio dei Mondiali di sci a Cortina non è necessariamente un male. Così avremo più tempo per il completamento delle infrastrutture necessarie all’evento. Calendarizzare i Mondiali di Sci nel 2022, poche settimane dopo le Olimpiadi di Pechino, non sarà sicuramente un vantaggio per il nostro evento. Ma lo spostamento in avanti di un anno ci offre aspetti molto positivi. Su tutti, il fatto di non correre nessun rischio per quanto riguarda pubblico e ospitalità: tenere le gare nel 2021 poteva rappresentare un problema sotto questo punto di vista; e avremmo potuto avere un evento in tono minore, il che sarebbe stato un danno economico e per la visibilità di Cortina e del nostro territorio. Nel 2022 contiamo di aver archiviato definitivamente la pandemia Covid-19. Poi, avere un anno in più significa poter spingere al massimo sul completamento delle opere infrastrutturali. Per quanto riguarda le opere di Cortina, non avremmo avuto problemi, visto che eravamo in dirittura d’arrivo. Così, però, possiamo chiedere ad Anas di accelerare ulteriormente i tempi e completare il più possibile delle opere viabilistiche del Piano Mondiali».
Favorevole al rinvio anche il governatore del Veneto, Luca Zaia: «si creerebbe una congiunzione astrale positiva portandoli ancora più vicino alle Olimpiadi invernali del 2026. Penso che spostarli al 2022 sia la soluzione migliore in quanto nel 2021 non abbiamo la certezza di avere un inverno indenne da Coronavirus e fare i Mondiali senza pubblico sarebbe un grande rischio. Il più grande evento degli sport invernali, voluto e cercato con 7 bocciature prima della candidatura, rischia di non essere valorizzato fino in fondo senza pubblico».
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