Il Consiglio provinciale di Bolzano ha approvato nella notte con 28 sì, 6 astensioni e un voto contrario la leggeche fissa le misure per il contenimento del contagio da Coronavirus e la ripresa graduale delle libertà di movimento dei cittadini, delle attività economiche e delle relazioni sociali.
Il disegno di legge era stato approvato la scorsa settimana dalla Giunta provinciale. Dopo che la prima fasedell’emergenza è stata affrontata in modo unitario in tutto il territorio nazionale, «la Provincia vuole affrontarequesta “Fase 2” all’insegna dell’applicazione della nostra autonomia – ha sottolineato il presidente della Provincia, Arno Kompatscher -. Al centro mettiamo la sicurezza e il senso di comunità. Questa “Fase 2” e la ripartenza possono avere luogo solo se tutti si attengono alle regole. Confidiamo pertanto nell’autodisciplina e nel senso di responsabilità dei cittadini».
Kompatscher allarga la riflessione: «è doveroso riprendere in mano le nostre competenze. E’ una questione di principio. Siamo convinti che la nostra legge resisterà davanti alla Consulta. Nonostante un’eventualeimpugnazione (che è già stata annunciata dal ministro Boccia, ndr), resta comunque in vigore».
Il presidente altoatesino è anche conscio del ruolo di battistrada nella fase di ripartenza: «abbiamo gli occhi puntati su di noi. Ci assumiamo questa grande responsabilità e contiamo sulla collaborazione dei cittadini. E’ stato giusto dare un segnale di speranza. Con Roma e Vienna sarà trovata una soluzione ragionevole anche per consentire spostamenti all’interno della Euregio Tirolese (Trentino, Alto Adige e Tirolo) senza una quarantena di due settimane».
Soddisfazione per l’approvazione della legge è stata espressa da Assoimprenditori Alto Adige (Confindustria): «fin dal primo giorno dell’emergenza abbiamo sempre affermato che il miglior sostegno all’economia sarebbe stato quello di poter tornare a lavorare. Allo stesso modo abbiamo sempre sostenuto che devono essere consentitetutte le attività che sono in grado di garantire condizioni di lavoro sicure. La legge provinciale approvata oggi dal consiglio recepisce esattamente questi due principi di fondo – afferma il presidente di Assoimprenditori Alto Adige, Federico Giudiceandrea -. Apprezziamo il coraggio con cui il presidente Kompatscher e la giunta provinciale hanno definito le regole di base e il lavoro fatto in questi giorni da tutte le forze politiche in consiglio per arrivare alla nuova legge».
Con un andamento dell’epidemia da Coronavirus ben sotto il fattore 1, «dopo che Roma per settimane non ha ascoltato le richieste per una differenziazione regionale delle misure, abbiamo deciso di intraprendere il nostro percorso legislativo autonomo» ha aggiunto Kompatscher che presenta i punti qualificanti della nuova legge.
La “Fase 2” dell’Autonomia altoatesina prevede la libertà di movimento sul territorio regionale senza autocertificazioni. A decorrere dall’entrata in vigore è prevista la ripresa delle attività economiche, con la riapertura delle attività commerciali, produttiveindustriali e artigianali. A decorrere dall’11 maggio, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza, possono riaprire«le attività inerenti servizi alla persona, fra cui parrucchieri, barbieri, estetisti» ed anche i servizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Dalla stessa data saranno riprenderanno piena attività anche i musei e le istituzioni culturali comprese biblioteche e centrigiovanili. Dal 18 maggio, seguendo dettagliati protocolli di sicurezza, possono essere di nuovo offerti i servizi per l’infanzia. Il 25 maggio è invece la data fissata per la riapertura delle strutture ricettive presenti sul territorio provinciale.
Le misure della legge riguardano ambiti in cui la Provincia ha la competenza in virtù dello Statuto di autonomia, mentre per quanto riguarda gli spostamenti verso il resto del Paese, le lezioni scolastiche e universitarie, le manifestazioni sportive, valgono le normative nazionali.
Con quattro articoli e in circa 50 pagine, la legge fissa modi e tempi della ripartenza. Nell’articolato vi sono le norme generali a cui tutti si devono attenere in particolare nel settore delle attività economiche. Negli allegatisono dettagliatamente descritti tutti i protocolli di sicurezza concordati con le parti sociali.
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