Passa da 12.462.454,00 a 16.911.865,16 la dotazione finanziaria per le aziende del bando Por–Fesr 2014/2020 per la concessione di contributi alle piccole e medie imprese per investimenti, riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, attraverso un incremento di 4.449.411,16 euro, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore alle attività produttive del Friuli Venezia Giulia, Sergio Emidio Bini.
«Con la delibera odierna – spiega Bini – viene arricchita la dotazione finanziaria del bando a favore delle Pmigrazie ai fondi non utilizzati nel precedente che ha comunque interamente finanziando tutti i progetti ammissibili».
Con questa implementazione e attraverso l’utilizzo di ulteriori 763.000 euro frutto di minori spese rendicontatedalle imprese o derivanti da rinunce sullo stesso bando «potremo scorrere la graduatoria che, a oggi, vede già finanziati 124 progetti sui 402 ammissibili. Potremo finanziare ancora 60 progetti portando al 45% la percentuale di domande ammissibili finanziate». Inoltre, «su proposta della collega Barbara Zilli – ha proseguito Bini – sono stati stanziati ulteriori 17 milioni di euro; queste risorse, con successiva delibera che mi impegno a proporre alla Giunta, potranno essere utilizzate per scorrere ulteriormente sia la graduatoria in oggetto sia quella relativa al bando “gemello” concernente gli investimenti in Ict. In tal modo più dell’80% dei progetti ammissibili in graduatoria potranno essere finanziati».
Bini ha quindi informato in merito all’approvazione della graduatoria unica regionale delle domande ammissibili ai contributi previsti per la realizzazione in Friuli Venezia Giulia di investimenti tecnologici da parte delle Pmi, inclusi i liberi professionisti, approvata ad agosto, e sullo scorrimento intervenuto a ottobre. «Si tratta di contributi a fondo perduto che finanziano progetti di investimento finalizzati ad aumentare la competitivitàdelle Pmi con l’introduzione di innovazioni tecnologiche nelle aziende – ha precisato Bini – i progetti possono prevedere la creazione di nuovi stabilimenti o il loro ampliamento ovvero la diversificazione della produzione o cambiamenti fondamentale dei processi produttivi. A oggi sono state presentate 445 domande di cui 402 risultano ammissibili».
Rispetto al bando precedente la cui graduatoria fu approvata nell’estate del 2017, le domande presentate sono aumentate di oltre il 20%, passando da 367 a 445, con un incremento di 78 domande e, in linea generale, è migliorata la qualità dei progetti presentati con riferimento alla media dei punteggi ottenuti, che era pari a 5.
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle finanze, Barbara Zilli, ha poi approvato una serie didelibere relative alla riprogrammazione finanziaria del Por-Fesr 2014-2020, alla ripartizione delle risorse aggiuntive regionali (Por) e alla proroga straordinaria dei termini dei progetti a seguito dell’emergenza sanitariada Coronavirus.
«Adeguiamo il piano finanziario del Por – ha spiegato Zilli – alla recente decisione della Commissione europea, che modifica il Programma in seguito alla valutazione del raggiungimento dei target intermedi di realizzazione, per procedere all’assegnazione della riserva di efficacia», precisando poi «proroghiamo ulteriormente i termini di conclusione e rendicontazione dei progetti poiché la pandemia in corso ha rallentato, se non bloccato, tutte le progettualità in atto».
La modifica del Programma sblocca risorse per 35,7 milioni di euro, di cui 13,8 di riserva di efficacia, 5,15derivanti dall’azzeramento delle risorse del fondo di venture capital e 16,75 dalla riduzione della sezione speciale Fvg del Fondo nazionale di garanzia per le Pmi istituito con Legge n. 662/96. Di conseguenza, il piano finanziario del Por viene così modificato: 9,5 milioni di euro, vanno all’attività dell’Asse 1 per “Innovazione e industrializzazione dei risultati della ricerca”, a cui vanno anche 5,15 milioni di euro derivati dall’azzeramento del fondo di venture capital. Inoltre, vengono ridotte le risorse del “Fondo di garanzia”, destinandole per un totale di 16,7 milioni alle linee di intervento dell’Asse 2 “Aiuti agli investimenti e riorganizzazione e ristrutturazione aziendale delle Pmi – Sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle Pmi nei diversi settori del sistema produttivo regionale, finanziando investimenti tecnologici e Ict”. La riserva di efficacia dell’asse 3 “Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori”, pari a 3,56 milioni di euro, viene destinata all’efficientamento energetico degli edifici pubblici per nuovi bandi. Infine, la riserva di efficacia dell’Asse 4, del valore di 721.000 euro, va al comune di Udine, per i progetti a valere sull’azione “Attivazione di servizi digitali collegati alle azioni specifiche delle Autorità urbane” complementare e sinergico a interventi già finanziati.
«La ripartizione della riserva così proposta – ha sottolineato Zilli – conferma quanto già approvato in via preliminare dalla Giunta a ottobre, fatta eccezione per la riserva dell’Asse 3 che, per ragioni di maggior opportunità, non è assegnata solo all’edilizia scolastica, ma anche all’efficientemento energetico delle strutture socio-sanitarie e degli hub ospedalieri».
Con un’ulteriore delibera collegata alle precedenti, la Giunta ha infine previsto una proroga straordinaria di tre mesi dei termini di conclusione e di rendicontazione delle operazioni in scadenza tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2021. E’ stata prevista inoltre l’estensione delle proroghe straordinarie dei termini di conclusione e rendicontazione, anche ai progetti concessi e da concedere successivamente al 23 febbraio 2020. Da ultimo, è stata prevista l’estensione (oltre il 15 aprile) della sospensione automatica di tutti i termini pendenti o che iniziano a decorrere tra il 23 febbraio 2020 e la data di conclusione delle misure restrittive legate all’emergenzaCoronavirus.
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