La crisi da pandemia da Coronavirus ha colpito duramente anche il sistema fieristico e congressuale con l’annullamento generalizzato degli eventi e la perdita di ingenti volumi di fatturato, tanto da indurre i presidentidelle regioni Lombardia (Attilio Fontana), Emilia Romagna (Stefano Bonaccini) e Veneto (Luca Zaia) a chiedere al governo BisConte l’attivazione di un fondo nazionale di sostegno.
La richiesta al Governo prende le mosse dal perdurare della crisi sanitaria determinata dalla pandemia da Coronavirus, che ha colpito soprattutto le tre regioni italiane leader nel settore fieristico. Realtà queste che rappresentano da sole il 65% dell’attività fieristica italiana e oltre il 75% delle manifestazioni internazionali e che a partire dal febbraio scorso hanno visto la totale cancellazione degli eventi programmati nel 2020, con un danno stimato per le solo tre realtà regionali di oltre 700 milioni di euro, danno che cresce a oltre un miliardose si considera anche l’indotto.
«Il fondo, che per stendere la sua efficacia dovrebbe avere almeno una dotazione di 800 milioni di euro – spiega Bonaccini -, punta al salvataggio dell’intero sistema fieristico-congressuale nazionale che ha fortissime implicazioni di immagine e di leadership internazionale delle nostre realtà produttive sui mercati mondiali. Le fiere, comparti con il più alto moltiplicatore d’indotto diretto e indiretto nell’economia, sono una vera e propria piattaforma di internazionalizzazione del nostro sistema produttivo e giocano un ruolo non sostituibile dalle tecnologie digitali. Inoltre, in termini di fattibilità, occorre ricordare che interventi analoghi a quelli da noi avanzato al Governo sono già stati assunti fin dalle prime fasi della crisi sanitaria in Danimarca, Francia e Germania».
«Il sistema fieristico in Lombardia – afferma il governatore Fontana – è molto rilevante e costituisce un volanoper il sostegno e il rilancio del nostro sistema produttivo e per consolidare la capacità competitiva del nostro export. Va sostenuto pertanto con la massima determinazione e in questo senso va la richiesta invita al governo perché intervenga con l’erogazione di importanti risorse».
Il fondo punta a sostenere tutta la filiera degli operatori del sistema fieristico, ovvero i soggetti organizzatori presso quartieri fieristici di proprietà o di terzi gli eventi di carattere almeno nazionale, i soggetti aventi la proprietà e la gestione dei quartieri fieristici presso i quali si svolgono eventi di carattere almeno nazionale.
L’aiuto, che dovrà essere notificato alla Commissione europea, dovrà essere connesso alle perdite registrate e vincolato alla calendarizzazione degli eventi cancellati, anche eventualmente nel biennio 2021/2022. Aiuti anche subordinati all’impegno a realizzare tutti quegli investimenti sui quartieri necessari per garantire la sicurezza sanitaria degli eventi e la predisposizione di aree attrezzate da adibire ad eventuali situazioni di emergenza sanitaria.
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