Unioncamere Emilia Romagna: la mancanza di liquidità è primo problema delle aziende

Decise iniziative per supportare aziende a far fronte alla crisi. Zambianchi: «indispensabile preservare il flusso di cassa delle aziende». 

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La mancanza di liquidità è il primo e principale problema che deriva dal blocco di gran parte delle attività economiche, conseguenza dell’emergenza sanitaria e dell’attuazione delle disposizioni per il contenimento del Coronavirus o Covid-19 secondo Unioncamere Emilia Romagna.

Iniziative per supportare le aziende a far fronte alla crisi generata dall’emergenza sanitaria sono state decise in un incontro teleconferenza tra i presidenti camerali, nell’ambito della cabina di regia regionale avviata dalle Camere di commercio dell’Emilia Romagna, dopo un aggiornamento reciproco sulla situazione nei territori.

In primo luogo, è stato convenuto un intervento di erogazione di contributi per abbattere i costi di accesso al credito e fornire liquidità immediata, mettendo a disposizione risorse dai rispettivi bilanci, in stretto raccordo con analoga iniziativa della Regione Emilia Romagna che ha stanziato 10 milioni.

«In particolare – sottolinea il presidente di Unioncamere Emilia Romagna, Alberto Zambianchi – è di importanza cruciale che tutta la filiera della liquidità sia preservata. Perché ciò avvenga, è necessario un impegno forte ed etico, che deve vedere coinvolti in prima persona e con grande senso di responsabilità tutti i soggetti, a partire dalle imprese stesse. E’ indispensabile che le risorse stanziate arrivino velocemente, con procedure semplificate e in maniera mirata alle impreseche ne hanno concretamente urgenza e necessità. Nella situazione attuale – sottolinea Zambianchi – è più che mai doveroso che tutti i soggetti, che non si trovano in concrete e immediate difficoltà nel proprio ciclo di cassa, continuino a onorare regolarmente i propri impegni, a partire dai fornitori. Chi può, continui a pagare».

Un appello, quello ad onorare i propri obblighi, che Zambianchi rivolge anche agli enti pubblici: «tutto ciò vale certamente, oltre che per le imprese, anche per gli enti pubblici dei nostri territori, che spesso ricoprono ruoli importanti nel ciclo della liquidità di tante imprese. Ci tengo a evidenziare che le Camere di commercio hanno sempre prestato la massima attenzione a questi aspetti, pagando i fornitori mediamente prima della scadenza».

A tutti Zambianchi rivolge un’esortazione: «considerare il nostro intero insieme economico come un vero e proprio ecosistema”, nel quale ciascuno (istituzioni, banche, imprese, ecc.) deve fare fino in fondo la propria parte, perché è’ interesse comune superare questa emergenza terribile e puntare a ripartire come prima e meglio di prima».

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