Traffico in ulteriore calo nei primi giorni di aprile sulla rete di Autovie Venete, una contrazione dovuta al fatto che sono molte le imprese chiuse e quindi anche il trasporto delle merci si riduce. La riduzione, nella settimana compresa fra lunedì 30 marzo e domenica 5 aprile – rispetto ad analogo periodo del 2019 – è stata, complessivamente, del 78,43%. Dagli 847.515 veicoli dello scorso anno si è passati ai 182.787 del 2020. Scorporando questi dati si conferma il “crollo” del traffico leggero: da 583.011 transiti del 2019 ai 73.823 ovvero l’87,34% in meno; più contenuto ma sempre notevole il calo di quello pesante: dai 264.404 transiti del 2019 si è scesi a 108.964 di quest’anno con un decremento del 58,79%.
I mezzi pesanti in transito trasportano prodotti indispensabili, dal carburante, all’ortofrutta, dal latte alle derrate alimentari, ma pure pezzi di ricambio o rifornimenti per le imprese che devono continuare a funzionare anche in questo periodo per garantire i servizi essenziali. Un piccolo esercito di autisti che non hanno potuto fermarsi e per i quali, sulla rete autostradale, molte aree di servizio sono rimaste aperte nonostante la clientela, tolti gli autisti e pochi altri lavoratori, sia praticamente scomparsa.
Autovie Venete, fin dall’inizio dell’emergenza ha riorganizzato il personale, soprattutto quello “su strada” nel senso che si occupa degli impianti, dell’esazione, dell’assistenza, del centro radio informativo (che per maggior sicurezza degli operatori è stato suddiviso in due sedi diverse), delle manutenzioni indispensabili, delle tecnologie informatiche. In totale sono un centinaio di persone, la maggior parte delle quali lavorano sulle 24 ore: 8 sono gli operatori di sala radio; 48 gli esattori impegnati quotidianamente nei 15 caselli, una quindicina gli ausiliari al traffico e una decina gli operai, mentre 8 sono i tecnici degli impianti. Tre elettricisti, 3 tecnici per telecamere e pannelli, 3 per le reti di telecomunicazioni si alternano durante il giorno perché l’autostrada deve essere sempre mantenuta in perfetta efficienza e in sicurezza, indipendentemente dai transiti.
Durante questo periodo di scarso traffico, la società ha pianificato una serie di lavori di manutenzione che verranno effettuati anche di giorno – anziché soltanto di notte – sulle tratte della A28 (Porcia-Fontanafredda) e della A4 fra San Stino e Cessalto su entrambe le carreggiate. I lavori inizieranno martedì 14 e dureranno fino al 26 aprile.
«Stiamo inoltre verificando la possibilità – spiega il presidente, Maurizio Castagna – di far ripartire anche i cantieri della terza corsia, per eliminare il restringimento ancora presente sul terzo lotto Alvisopoli-Gonars. Su questo cantiere, già da oggi 6 aprile sono iniziate le attività per i lavori di asfaltatura, mentre nei prossimi giorni cominceranno anche gli interventi di piantumazione del verde e lo scavo – con impermeabilizzazione – dei “fossi di guardia” ovvero i canali di raccolta acque. Nel primo sub lotto (Gonars – Nodo di Palmanova) del quarto lotto, i lavori di posa in opera delle barriere fono assorbenti non si sono mai interrotti e da oggi sono parzialmente ripresi anche gli interventi di scavo delle aree di depurazione. Sul primo sub lotto Alvisopoli-Gonars, infine, attualmente è in corso l’attività propedeutica alla ripresa del cantiere prevista per dopo Pasqua. C’è stata la massima disponibilità da parte delle imprese – sottolinea Castagna – che si sono impegnate a garantire il rispetto delle misure di sicurezza anche sul versante sanitario, misure che Autovie Venete verifica costantemente attraverso i Cse (Coordinatori della Sicurezza in fase di Esecuzione)».
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