La provincia di Trento interviene a sostegno delle imprese e lavoratori autonomi danneggiati dall’epidemia da Coronavirus lanciando il Fondo Ripresa Trentino attivando una linea di finanziamenti a tasso zero nell’ordine di 250 milioni di euro che dà concreta attuazione a quanto emerso lo scorso 11 marzo in sede di Tavolo del credito, con la disponibilità del sistema del credito locale a promuovere congiuntamente la ripresa del tessuto socio-economico del Trentino.
Con l’adesione al protocollo, banche ed intermediari finanziari potranno concedere linee di finanziamento erogate in unica soluzione e rimborsate, sempre in unica soluzione, alla scadenza del ventiquattresimo mese. Le operazioni saranno regolate al tasso fisso, con intervento del Confidi all’80%. Con la loro adesione banche, intermediari finanziari e Confidi si impegnano a procedere con iter istruttorio prioritario e semplificato, nonché a azzerare oneri o costi per istruttoria e spese e le commissioni di garanzia. Alla scadenza dei 24 mesi le parti potranno pattuire un pagamento rateizzato a condizioni agevolate.
Ferma restando l’autonoma valutazione del merito di credito da parte degli enti finanziatori, possono beneficiare del contributo in conto interesse della Provincia gli operatori economici che, in qualsiasi forma, esercitino imprese industriali, commerciali, turistiche, di servizi, artigiane o agricole, ovvero lavoratori autonomi e liberi professionistititolari di partita Iva. I richiedenti devono avere sede legale o unità operative in Trentino e avere subito un impatto negativo a seguito dell’emergenza da Coronavirus, in termini di riduzione di almeno il 10% del fatturato, compensi, presenze e/o arrivi, prenotazioni/ordinativi, incassi da vendite/prestazioni.
Nel Protocollo, che avrà efficacia fino al 31 marzo 2021, si prevedono 3 tipologie di interventi per promuovere l’accesso alla liquidità, in ragione delle specifiche esigenze o delle caratteristiche dell’operatore economico:
– la prima è riservata agli operatori economici minori che, per forma giuridica o specifica operatività, non possono essere soci dei Confidi ovvero che intendano procedere celermente a prescindere dall’intervento dei Confidi.
– la seconda agli operatori economici con attivazione dei Confidi;
– la terza agli operatori economici più strutturati che ricorreranno al Fondo Strategico del Trentino-Alto Adige – Comparto Trento.
La delibera sul Fondo Ripresa Trentino contiene inoltre una misura – in linea con quanto stabilito a livello nazionale – che consente agli operatori economici che si trovano nelle posizioni sopra descritte di sospendere il pagamento delle rate di mutui o dei canoni di leasing in essere alla data del 31 gennaio 2020 (optando tra sospensione dell’intera rata o della sola quota capitale) sino al dodicesimo mese dalla data concessione, senza oneri aggiuntivi per il mutuatario. In alternativa alla moratoria, gli operatori economici potranno procedere alla rinegoziazione del debito, con allungamento della durata fino al massimo del 100% della durata residua, mantenendo invariate le modalità di calcolo previste nel contratto ed il tasso originario.
Secondo gli assessori economici del Trentino Achille Spinelli (sviluppo economico) e Roberto Failoni (artigianato, commercio e turismo) «la Provincia, con uno stanziamento di 2 milioni di euro, provvederà al pagamento degli interessi passivi maturati per i 24 mesi previsti. Con il Fondo Ripresa Trentino, speculare a quello sui mutui, intendiamo far fronte alla carenza di liquidità delle imprese trentine in conseguenza dell’emergenza sanitaria, cominciando anche a guardare al “dopo”, alla ripresa. Vogliamo permettere alle imprese di affrontare la crisi con maggiore serenità e affrontare l’auspicata ripartenza senza l’assillo delle rate, ma anche con la possibilità di accedere a nuove linee di credito. Un grazie da parte nostra anche al sistema bancario che si è detto pronto ad affrontare questo impegno, che rappresenta, per il sistema trentino, anche una importante opportunità».
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