“Mele del Trentino” Igp verso riconoscimento Ue

Pubblicata nella Gazzetta europea la domanda dei produttori locali per tutelare con il marchio IGP le varietà Golden Delicious, Red Delicious, Gala, Fuji, Morgenduft, Renetta, Granny Smith, Pinova. Prima spedizione di mele Alto Adige in Vietnam da parte del consorzio Vog. 

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Passo decisivo per il riconoscimento definitivo da parte dell’Unione europea del marchioMele del TrentinoIgp volto a riconoscere la produzione melicola della provincia di Trento.

La Commissione europea ha pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue la domanda di registrazione della futura Indicazione geografica protetta, che dopo il suo riconoscimento ufficiale sarà garantita contro imitazioni e falsi.

«Il legame della “Mele del TrentinoIgp con la zona geografica di produzione – sottolinea l’Esecutivo Ue – si basa sulla reputazione, legata a una lunga storia che ha portato alla costruzione di solidi rapporti con i consumatori, che ne apprezzano i suoi peculiari aspetti qualitativi e distintivi e ne riconoscono i maggiori prezzi in sede di acquisto».

Secondo la normativa europea, dalla pubblicazione sulla Gazzetta europea coloro che vorranno sollevare obiezioni alla registrazione delle “Mele del Trentino” avranno tre mesi per farlo. Superata quella data, e se nessuno avrà sollevato riserve, una delle eccellenze frutticole italiana potrà essere iscritta nel Registro europeo delle Denominazioni d’origine e Indicazioni geografiche (Dop-Igp) e Specialità tradizionali garantite (Stg) di cui l’Italia è leader in Europa.

L’iter per il riconoscimento del marchio era iniziato nel 2017 grazie allo stimolo e al coordinamento della Federazione Trentina della Cooperazione con la costituzione di una Ats (associazione temporanea di scopo) fra i consorzi Melinda e La Trentina e le cooperative di produttori Sant’Orsola, Sft e Mezzacorona, con la presentazione della documentazione necessaria presso il ministero per le Politiche agricole.

La predisposizione di tutta la complessa documentazione storica, tecnica e socio-economica è stata affidata alla Fondazione Edmund Mach, che ha messo in evidenza anche tutte le più recenti acquisizioni scientifiche in grado di confermare la peculiarità qualitative dei frutti prodotti in Trentino.

Nell’agosto dello stesso 2017 la domanda è approdata a Bruxelles e, dopo un periodo di istruttoria conclusosi positivamente, è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

«Non è ancora il traguardo finale – commenta prudentemente il presidente della Ats Produttori di “Mele del Trentino Igp, Michele Odorizzi – ma si avvicina molto. La pubblicazione in Gazzetta è una tappa fondamentale, che ci riempie di orgoglio. Ci auguriamo che tra qualche mese il marchio IGP potrà essere usato dai nostri frutticoltori e anche dai trasformatori che aderiranno ai controlli dell’ente di certificazione. Le mele trentine aspettano da anni una certificazione che ne riconosca la tipicità e la reputazione nel panorama nazionale ed europeo. È un riconoscimento all’impegno di tanti produttori e alla capacità tecnica e organizzativa dell’intera filiera melicola».

Sono otto le varietà interessate al marchio “Mele del TrentinoIgp: Golden Delicious, Red Delicious, Gala, Fuji, Morgenduft, Renetta, Granny Smith, Pinova.

Dal Trentino all’Alto Adige: le mele prodotte dal consorzio Vog arriveranno per la prima volta in Vietnam. Il Consorzio altoatesino Vog (che annovera quasi 5.000 produttori) ha spedito un container di 8 tonnellate di prodotto che arriverà a destinazione in poco più di un mese. Un’operazione per la quale sono stati necessari 4 anni di negoziazioni iniziate alla fine del 2015, un lungo iter per definire le condizioni fitosanitarie e il superamento di molte visite ispettive.

«Per il nostro Consorzio e per il mercato italiano più in generale il 5 marzo 2020 è destinata a rimanere una data storica. Prima di allora, nessun carico di mele italiane era partito alla volta del Vietnam» afferma il direttore di Vog, Walter Pardatscher, che ringrazia Assomela per il concreto impegno in questa operazione.

Un’operazione che assume un particolare significato: «in un momento sicuramente complesso per gli scambi internazionali – sottolinea il direttore di Assomela, Alessandro Dalpiazquesto risultato assume un valore che travalica il solo compartodelle mele, per restituire fiducia ai mercati e agli scambi tra Paesi anche molto lontani tra loro; un successo di squadra che tra poco comprenderà anche Taiwan e la Thailandia».

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