Sviluppo dei porti di Trieste e Baku: un memorandum d’intesa fra l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e la compagnia pubblica che gestisce il Baku International Sea Trade Port, è stato firmato nel corso del Business Forum Italia–Azerbaijan tenutosi alla Farnesina e aperto dal presidente della Repubblica dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, in visita ufficiale in Italia, e dal ministro degli Affari esteri, Luigi Di Maio.
L’accordo formalizza una cooperazione, in parte già avviata, fra il porto della capitale azera, e quello di Trieste, posizionati sulla direttrice di traffico trans-caspica, un’area in forte crescita in quanto parte del sistema delle nuove rotte globali a sud della Russia, che congiungono Estremo Oriente e Europa Occidentale, sfruttando anche il potenziale delle nuove infrastrutture ferroviarie dell’Azerbaijan, come le linee con la Georgia Baku-Batumi o quelle con la Turchia Baku-Kars.
Tra gli obiettivi dell’accordo tra i porti di Trieste e Baku lo sviluppo di traffici e servizi logistici integrati marittimi e ferroviari, trasferimento di conoscenze in ambiti come gestione delle “free trade zones”, ICT, addestramento del personale e sviluppo di politiche portuali innovative per sostenibilità ambientale e sicurezza.
Sono ambiti nei quali, come sottolinea Zeno D’Agostino, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, il maggior sistema portuale d’Italia con gli scali di Trieste e Monfalcone, «il porto di Trieste ha un posizionamento altamente qualificato, di elevato interesse per partner di aree in sviluppo. Le relazioni con il porto di Baku si sono ulteriormente rafforzate grazie a questo memorandum, nuova occasione di sviluppo delle politiche di internazionalizzazione del nostro sistema portuale nell’ambito delle reti globali».
«Il protocollo che abbiamo firmato con Trieste – afferma Taleh Zyadov, direttore del porto di Baku – apre nuove opportunità per entrambi i porti che fungeranno da hub determinanti nel corridoio centrale che collega la Cina e l’Europa attraverso l’Azerbaijan», realtà che ha una popolazione di 10 milioni di persone e un PIL di oltre 48 miliardi e che spinge per diversificare dell’economia dal petrolio (che rappresenta il 35%).
All’evento romano hanno partecipato 90 rappresentanti azeri di imprese appartenenti a diversi settori (agroindustria, infrastrutture, energia, Ict, tessile ecc.) a fonte di circa 170 imprese ed enti italiani.
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