Coronavirus vertice dell’Euregio Tirolese a Bolzano

Platter esclusa ipotesi chiusura Brennero. Due persone contagiate in Tirolo. Tre casi sospetti a Bolzano provenienti dalla Lombardia. I membri dell'Euregio intendono procedere in modo coordinato rispetto al Coronavirus. A questo scopo nasce un gruppo di coordinamento. 

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Euregio Tirolese: vertice sulla diffusione del coronavirus a Bolzano. Da sx, Platter, Kompatscher e Fugatti.

Coordinare a livello di Euregio Tirolese le misure da adottare per contrastare la diffusione Coronavirus (CoVid-19): questo l’obiettivo della seduta straordinaria del GECT (Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale) che ha riunito a Bolzano i presidenti di Alto Adige, Arno Kompatscher, del Trentino, Maurizio Fugatti, e del Tirolo, Günther Platter, attuale presidente in carica dell’Euregio Tirolese.

«Proprio in situazioni come questa l’Euregio Tirolese assume un significato fondamentale» ha esordito Platter nella conferenza stampa a margine della seduta del GECT. L’incontro bolzanino ha portato all’approvazione di una deliberazione della Giunta nella quale i membri del GECT si impegnano a favore della solidarietà reciproca e a stabilire un approccio condiviso per coordinare le misure di lotta contro la diffusione del coronavirus.

A questo scopo il GECT ha stabilito la costituzione di un centro di coordinamento Euregio Tirolese composto dal direttore della Sanitätsdirektion Tirol, dal direttore dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige e dal dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia di Trento.

Platter ha riferito di due casi di contagio in Tirolo, confermati questa mattina a Innsbruck dalle evidenze sanitarie dei test condotti sui pazienti interessati. Platter ha tuttavia confermato che il confine del Brennero resterà aperto dopo il blocco di alcuni treni dei giorni scorsi per appurare alcuni controlli: «una chiusura dei confini non è necessaria in questo momento, come ci è stato confermato anche da esperti del settore con cui siamo costantemente in contatto».

«L’Alto Adige, come tutta l’Euregio Tirolese, non è un focolaio del coronavirus» ha rimarcato il presidente della Provincia di Bolzano Kompatscher, che ha invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico. La priorità in questa fase è evitare il diffondersi del virus. Le persone infette devono essere messe in quarantena per evitare un ulteriore diffondersi del contagio. Questa è la procedura attualmente adottata nell’unico caso accertato in Alto Adige, mentre sono sospettialtri tre casi di turisti provenienti dalla Lombardia.

Nel corso della videoconferenza nazionale dei presidenti di regioni convocata dal Governo Kompatscher e Fugatti hanno fatto il punto della situazione a livello nazionale. «Su nostra richiesta il Governo in collaborazione con le autorità sanitarie metterà a punto due ordinanze, nelle quali saranno prescritte due diverse procedure: quelle da adottare nelle regioni con i focolai del contagio e quelle per le altre regioni» ha spiegato Kompatscher. Sulla base di queste due ordinanze sarà stabilita la procedura da adottare per quanto riguarda l’apertura delle scuole e di altre istituzioni pubbliche, così come per lo svolgimento di manifestazioni pubbliche.

Il presidente del Trentino Fugatti ha rimarcato che il coordinamento sin qui adottato fra Alto Adige e Trentino si allargherà ora anche al Tirolo: «nei giorni scorsi abbiamo gestito l’emergenza in modo simile attuando misure analoghe, che fanno riferimento agli standard internazionalmente adottati in questi casi».

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