Divieti di transito sulla tratta del Brennero, nulla di fatto dal vertice con il commissario europeo Valean

L’Italia ribadisce la necessità di discutere solo dopo che il Tirolo avrà tolto i divieti unilaterali. Gli amministratori tirolesi si dichiarano delusi. Visita al cantiere del tunnel BBT. 

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tratta del brennero
La visita al cantiere del tunnel ferroviario del Brennero del ministro alle Infrastrutture e trasporti, Paola de Micheli, e del commissario europeo ai Trasporti, Adina Valent.

Il commissario ai Trasporti ed al traffico dell’Unione europea, Adina Vălean, e il ministro alle Infrastrutture ed ai trasporti, Paola De Micheli, hanno visitato il cantiere del tunnel di base del Brennero a Fortezza accompagnati dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, e l’assessore provinciale alla mobilità, Daniel Alfreider, il parlamentare europeo, Herbert Dorfmann ed il commissario del Governo, Vito Cusumano, oltre ad avere fatto il punto dei divieti austriaci al traffico dei Tir sulla tratta del Brennero.

«I lavori per la realizzazione del tunnel di base del Brennero procedono secondo i programmi e siamo lieti che la Commissione europea attribuisca una grande importanza a questo progetto. Per noi lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria rappresenta l’aspetto centrale della politica dei trasporti lungo il corridoio del Brennero – ha affermato Kompatscher -. Questa politica comprende anche una gestione attiva dei flussi di traffico lungo l’A22. In questo contesto la gestione dell’autostrada del Brennero da parte dell’ente pubblico riveste un’importanza strategica per poter avere successo».

Il ministro De Micheli al termine del sopralluogo al cantiere BBT di Fortezza ha dichiarato «ho potuto constatare con orgoglio che i lavori per la realizzazione del tunnel di base di Brennero sul versante italiano sono addirittura in anticipo rispetto al cronoprogramma. Se ci saranno ritardi sarà necessario intensificare i nostri sforzi».

Anche il commissario europeo Vălean, al suo primo viaggio dopo l’elezione della nuova Commissione europea, ha affermato che «il ruolo della Commissione europea è quello assicurare le condizioni quadro affinché questa importanteopera di collegamento venga realizzata e sia finanziata». Ha quindi sottolineato l’importanza di una politica dei trasporticomune, transfrontaliera e proiettata verso il futuro. Secondo Vălean il corridoio del Brennero «è un importante componente della rete europea del traffico. È quindi un obiettivo dell’Europa quello di alleggerire questo tratto del traffico europeo spostando parte dei trasporti su reti parallele. Sono in contatto con tutti gli Stati coinvolti nel progetto e sono state proposte varie soluzioni che ora verranno valutate».

Per quanto riguarda il divieto di transito notturno introdotto sulla parte tirolese della tratta del Brennero, De Micheli ha ribadito la posizione del Governo italiano: «decisioni unilaterali non sono né produttive né accettabili. Devono essere rispettati i principi europei di libera circolazione delle persone e delle merci», proponendo «la costituzione di un tavolo di lavoro per l’elaborazione di proposte e soluzioni che possano essere condivise da tutti i Paesi interessati».

«Stiamo – ha aggiunto De Micheli – mettendo 100 milioni di euro nei prossimi tre anni per sostituire le motrici e vogliamo potenziare il traffico ferroviario, ma non possiamo costruire un percorso con le imprese, se non c’è la disponibilitàdell’Austria a ragionare sulle misure che sono in chiara difformità a quelle europee. L’Europa è l’Europa e ha le sue regoledi concorrenza e libertà dei trasporti. Noi siamo disponibili, ma un conto è discutere assieme, un altro prendere scelte unilaterali».

Kompatscher ha sintetizzato i risultati dal vertice: «l’obiettivo è trovare soluzioni condivise nel segno di una comune politica dei trasporti, alla quale aderiscano le regioni limitrofe ed il maggior numero possibile di partner», esprimendo comprensione per la posizione del governo tirolese «sinché non vi sono alternative concrete. E proprio per questo ora è necessario elaborare delle soluzioni transfrontaliere».

Se sul fronte italiano, il risultato del vertice è all’insegna del bicchiere mezzo pieno, di totale insoddisfazione è il giudizioda parte tirolese. «E’ incredibile. Siamo tornati al punto di partenza per quanto riguarda il transito delle merci. La commissaria Ue ci getta indietro di dieci anni – ha detto il governatore del land Tirolo, Günther Platter, dopo l’incontro con Valean -. Sono molto deluso».

Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz ha commentato di «comprendere pienamente la delusione» del governatore tirolese, sottolineando come «la Commissione europea deve finalmente presentare una soluzione. Lo ribadirò anche alla presidente, Ursula von der Leyen. Platter e la popolazione del Tirolo hanno il mio sostegno».

Valean ha chiesto al Tirolo un passo indietro sui divieti per i Tir, prima di discutere di altri provvedimenti di limitazione, come per esempio un pedaggio unico per l’intera tratta del Brennero. «Non ci muoveremo di un millimetro, si tratta di misure di emergenza», ha commentato Platter. In una dichiarazione alla stampa austriaca Valean ha bocciato «misure unilaterali» dicendosi invece favorevole a «misure multinazionali. Non è ammissibile che ogni Paese prenda i suoi provvedimenti».

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