Divieti settoriali Tir in Tirolo, pesanti danni all’economia tedesca

Per l’associazione tedesca dell’autostrasporto Bgl bloccato il traffico dell’83,4% dei camion tedeschi con calo del 40% del fatturato delle aziende.

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conftrasporto corridoio del brennero

I divieti settoriali per le merci e per le classi d’inquinamento dei Tir attuati nel Tirolo austriaco stanno causando pesanti danni economici ai “cuginigermanici. Secondo l’indagine effettuata dall’associazione dell’autotrasporto tedesca BGL, dal 1° gennaio l’Austria ha bloccato i due terzi del passaggio delle merci pari all’83,4% di tutti i camion in transito.

Secondo la BGL l’impatto dei divieti settoriali tirolesi sull’economia delle aziende tedesche è pesante: ad essere colpite sono soprattutto quelle piccole e medie, tra cui i “padroncini”, con un calo medio del 40% del fatturato delle aziende di autotrasporto, cui fa seguito i maggiori costi di trasporto per il raddoppio dei tempi di viaggio e, conseguentemente, del personale viaggiante.

Ad essere particolarmente penalizzati gli autotrasportatori attivi sulla rotta Germania-Italia, molti dei quali si vedono impediti nell’utilizzo di buona parte della loro flotta Tir, “colpevoli” di essere stati immatricolati prima del 31 agosto 2018, nonostante siano già a standard Euro 6.

Lamentele si registrano anche presso gli autisti che denunciano tempi di attesa molto lunghi e l’impossibilità di viaggiare al sabato, cosa che impedisce a molti di loro di tornare a casa per il fine settimana, cui s’aggiunge la qualità carente in termini di igiene e comfort delle carrozze passeggeri dedicate agli autisti dei Tir imbarcati sui treni “Ro.La” dell’autostrada viaggiante.

A risentire pesantemente dei divieti settoriali sono tutte le aziende della manifattura che basano la loro attività sulla consegna puntuale delle merci con scarso o nullo ricorso al magazzino, visto che i tempi di consegna sono diventati decisamente meno celeri e garantiti, con ripercussioni sulle catene di assemblaggio.

Gli autotrasportatori di Germania e Italia stanno pressando i rispettivi governi perché agiscano sulla Commissione europea per fare rispettare al governo austriaco i principi fondanti dell’Unione, tra cui la libera circolazione di merci e di persone e il divieto alla concorrenza sleale, visto che dei divieti tirolesi sono tenute esenti tutte le imprese di autotrasporto del land, che hanno registrato un deciso incremento di attività rispetto ai vistosi cali denunciati dalle loro omologhe italiane e germaniche.

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