In Veneto rischio d’insolvenza per 726 imprese, secondo i parametri introdotti dal nuovo Codice della crisi per intercettare gli elementi di fragilità nei bilanci delle imprese e prevenire lo scivolamento verso il fallimento. Il calcolo è della società di consulenza Adacta di Vicenza, che ha analizzato le documentazioni contabili relative al 2018 di 7.336 unità di tutte le province, individuando 87 imprese con patrimonio netto negativo e 2 che presentano il superamento di tutte cinque le soglie di allerta previste dal Codice. Quelle che violano la soglia massima di due, tre o quattro indicatori sono 637.
Fra gli indicatori più frequentemente sforati, gli analisti di Adacta intercettano in particolare l’indice di indebitamento previdenziale e tributario e quello di liquidità, segno di «una criticità nella struttura finanziaria delle imprese, in quanto il primo indica il ricorso a forme improprie di finanziamento, con il ritardo nei pagamenti di tasse e contributi, mentre il secondo un disallineamento tra gli investimenti e la durata delle fonti di finanziamento».
Disaggregando i dati per province, Venezia è in testa alla graduatoria delle aziende con due, tre e quattro indicatori di allerta (15,4%), mentre la situazione meno pesante si verifica a Vicenza (5,9%).
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