Ad urne chiuse, alle elezioni in Emilia Romagna fallisce il tentativo del centrodestra a guida leghista di abbattere il fortino democratico, con il presidente della Regione uscente, il Dem Stefano Bonaccini, che si prepara per un rotondo bis, forte del 51,42% conquistato in una campagna elettorale centrata sulla sua persona che ha oscurato il Pd a livello d’immagine, mentre il centrodestra si ferma a parecchie lunghezze di distanza, al 43,63%.
Dalle elezioni in Emilia Romagna escono altri risultati di rilievo: l’evaporazione del M5s che compie la sua parabola in meno di tre anni, mentre le sinistre confermano la loro insussistenza, con risultati zero virgola. Sul fronte dei partiti maggiori, il Pd si conferma primo partito con il 34,69%, incalzato dalla Lega al 31,95%, con Fratelli d’Italia terza all’8,59%. Fallimentare la cavalcata di Forza Italia, inchiodata ad un misero 2,56%.
Se Bonaccini ha buon merito di festeggiare per un risultato ascrivibile interamente alla sua capacità di buon amministratore e conoscitore del territorio, viceversa dal fronte avversario ci si deve interrogare seriamente se l’avermesso in pista una candidatura oggettivamente debole, per di più oscurata dalla figura strabordante del leader della Lega impegnato a tutta forza nella campagna quasi fosse lui il candidato governatore del centro destra, sia stata la strategia vincente, tanto più che sul fronte delle sinistre la campagna di Salvini è riuscita a ringalluzzire gli elettori più motivati a non consegnare la Regione all’intruso. Scatenando una partecipazione degli elettori al voto decisamente buona, quasi doppia rispetto a quelle della legislatura appena conclusa.
A favore di Bonaccini va sicuramente il meccanismo elettorale del voto disgiunto, con tanti (probabilmente quasi tutti) elettori del M5s e delle sinistre che hanno votato la propria lista di partito, ma supportando il candidato Dem alla presidenza della Regione Bonaccini nel tentativo, riuscito, di arginare l’avanzata del centrodestra. Se il voto disgiuntonon fosse stato possibile, probabilmente anche il risultato elettorale sarebbe stato diverso.
Interessante notare come il voto delle grandi realtà urbane della Regione abbia premiato la continuità incarnata dal candidato presidente Dem, mentre le aree rurali e i piccoli paesi abbiano viceversa premiato con maggioranze bulgare la candidata del centrodestra. Così come, a livello economico, dalle prime analisi pare che Bonaccini abbia catalizzato il consenso del mondo della cooperazione legato a doppio filo al Pd, mentre alla Borgonzoni sia andato quello delle imprese, delle professioni, dell’artigianato e del commercio colpito dalla gragnuola di tasse deliberate dal governo BisConte che mettono a rischio fatturati e posti di lavoro anche in Regione.
Comunque sia, quello dell’Emilia Romagna è solo la prima tappa delle tante elezioni amministrative che si verificheranno entro la prossima primavera, con la regione Veneto chiamata alle urne e tante municipalità medie e grandi da rinnovare.
Quanto alla ripartizione dei seggi, alla maggioranza, compreso quello del presidente Bonaccini, sono stati assegnati 29, mentre sono 21 quelli appannaggio dell’opposizione. Al Pd vanno 22 seggi, di cui 5 a Bologna, 3 rispettivamente a Modena e Reggio Emilia, 2 a Parma, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, 1 a Piacenza. Nel centrosinistra 3 seggi vanno alla lista Bonaccini presidente (uno a Bologna, uno a Modena e il terzo a Reggio Emilia), 2 seggi a Emilia Romagna Coraggiosa(Bologna e Reggio) e un seggio a Europa Verde (a Bologna).
La Lega conquista 14 seggi, 2 rispettivamente a Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza e uno nelle rimanenti circoscrizioni provinciali (Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara). Nella coalizione di centrodestra vengono assegnati 3 seggi a Fdi (Bologna, Modena e Piacenza), mentre un seggio, a Bologna, è appannaggio sia di Fi sia della lista Borgonzoni Presidente, che viene assegnato a Lucia Borgonzoni quale candidato presidente secondo classificato.
Quanto ai 50 neoeletti nel Consiglio regionale, i due partiti principali, Pd e Lega, esprimono i due terzi dell’emiciclo. Le conferme rispetto al precedente mandato sono 24. 25 se Schlein optasse per il seggio di Reggio Emilia liberando Bologna per Igor Taruffi.
Di seguito la ripartizione dei seggi per ciascuna circoscrizione provinciale.
Bologna.
Pd: Raffaele Donini (13.786 voti, assessore uscente), Marilena Pillati (10.231), Francesca Marchetti (7.759, confermata), Stefano Caliandro (7.253, confermato), Antonio Mumolo (4.833, confermato). Lista Bonaccini Presidente: Mauro Felicori (5.370). ERCoraggiosa: Elly Schlein (15.975); nel caso scelga Reggio Emilia, dove è ugualmente risultata eletta, il seggio sarà attribuito a Igor Taruffi (5.198, confermato). Europa Verde: Silvia Zamboni (790). Lega: Michele Facci (3.232, confermato) e Daniele Marchetti (2.289, confermato). Fdi: Marco Lisei (9.383). Fi: Vittorio Sgarbi (1.605). Lista Borgonzoni: a Lucia Borgonzoni. M5s: Silvia Piccinini (1.072, confermata).
Ferrara.
Pd: Marcella Zappaterra (5.406, confermata) e Marco Fabbri (2.927). Lega: Fabio Bergamini (2.537).
Modena.
Pd: Palma Costi (6.536, assessore uscente), Luca Sabattini (6.031, confermato) e Francesca Maletti (5.534). Lista Bonaccini Presidente: Giulia Pigoni (1.521). Lega: Stefano Bargi (3.926, confermato) e Simone Pelloni (3.008). Fdi: Michele Barcaiuolo (1.327). M5s: Giulia Gibertoni (495, confermata).
Parma.
Pd: Barbara Lori (6.848, confermata) e Massimo Iotti (4.426, confermato). Lega: Fabio Rainieri (5.615, confermato) e Emiliano Occhi (4.251).
Piacenza.
Pd: Katia Tarasconi (6.117, confermata). Lega: Matteo Rancan (9.272, confermato) e Valentina Stragliati (3.984). Fdi: Giancarlo Tagliaferri (3.661, confermato).
Forlì-Cesena.
Pd: Lia Montalti (8.491, confermata) e Massimo Bulbi (4.335). Lega: Massimiliano Pompignoli (3.824, confermato).
Ravenna.
Pd: Manuela Rontini (7.198, confermata) e Andrea Corsini (6.271, assessore uscente). Lega: Andrea Liverani (3.045, confermato).
Rimini.
Pd: Emma Petitti (8.000, assessore uscente) e Nadia Rossi (3.784, confermata). Lega: Matteo Montevecchi (5.071).
Reggio Emilia.
Pd: Alessio Mammi (15.015), Ottavia Soncini (9.485, confermata) e Andrea Costa (7.443). Lista Bonaccini Presidente: Stefania Bondavalli (2.952). ERCoraggiosa: Elly Schlein (3.896); nel caso scelga Bologna, dove è ugualmente risultata eletta, il seggio andrà a Federico Amico (2.168). Lega: Maura Catellani (3.828) e Gabriele Delmonte (3.539, confermato).
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