Insediato il primo governo austriaco Popolari-Verdi e Kurz ritorna il più giovane leader d’Europa

Il Kurz-bis ha giurato alla Hofburg. «Difenderemo le frontiere e l’ambiente». 

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primo governo austriaco Popolari-Verdi
il nuovo governo austriaco Popolari-Verdi con Sebastian Kurz e Alexander van der Bellen al centro.

Alla Hofburg di Vienna ha giurato il primo governo austriaco Popolari-Verdi, il primo formato da un’inedita e originale maggioranza, un po’ come mettere assieme il diavolo e l’acqua santa su tanti argomenti.

Alla presenza del presidente della Repubblica, Alexander Van der Bellen, Sebastian Kurz è tornato in sella al governo austriaco a capo di una squadra formata da dieci ministri del partito Popolare Oevp e quattro a quello ecologista dei Verdi, più due segretari di Stato.

L’insediamento del “BisKurz” è avvenuto esattamente 100 giorni dalle elezioni politiche e a 224 giorni dalla caduta dal primo governo Kurz formato dalla maggioranza Oevp-Fpoe, saltato sui ripetuti scandali che hanno travolto il leader dei liberali, Heinz Christian Strache, prima sull’Ibiza-gate e poi sullo scandalo delle spese pazze.

Sebastian Kurz con il giuramento torna, con i suoi 33 anni, ad essere il più giovane leader di stato europeo, recorddetenuto dalla finlandese Sanna Marin, e succede al governo tecnico guidato da Brigitte Bierlein.

«Sapremo difendere le frontiere e l’ambiente» dichiara il neo cancelliere che guiderà un governo con una maggioranza di genere sbilanciato su nove donne e molti giovani volti.

Fra le novità dell’esecutivo, la prima donna alla guida del ministero della Difesa, Klaudia Tanner (Oevp) e un nuovo ministero per l’integrazione dei migranti, affidato a Susanne Raab (Oevp). La Giustizia va alla 35enne Alma Zadic (Verdi), immigrata in Austria dalla Bosnia all’età di 10 anni. La Zadic è già stata bersagliata dagli attacchi sui social che dichiarano di non volere una musulmana al governo, malgrado lei si proclami atea. Ai conservatori dell’Oevp vanno anche il dicastero delle Finanze – al braccio destro di Kurz, Gernot Bluemel – oltre all’Economia, l’Interno, Agricoltura, Pubblica istruzione, Lavoro e gli Esteri, affidato all’ex diplomatico Alexander Schallenberg, che già faceva parte del governo tecnico uscente.

A guidare la rappresentanza dei Verdi è il vice cancelliere Werner Kogler. Il partito ecologista si aggiudica anche la Culturae un super ministero per l’Ambiente che comprende anche le infrastrutture.

L’accordo di maggioranza fra Oevp e Verdi è stato raggiunto dopo un lungo negoziato. Il nuovo esecutivo punta alla neutralità delle emissioni di carbonio entro il 2040 con un progressivo ricorso alle fonti di energia rinnovabile, accompagnato da una riduzione delle tasse dal 25 al 20% per le imprese (musica per quelle situate regioni italiane di confine con l’Austria che saranno ancora più di oggi attirate oltre frontiera, grazie anche al minore costo dell’energia e a servizi pubblici grandemente più efficienti) e per i salari più bassi.

L’Oevp di Kurz ha ottenuto di mantenere la stretta sui migranti, con l’obiettivo di estendere il bando al velo, finora limitato alle elementari, fino alle 14enni.

Ora si vedrà se alla prova dei fatti la nuova maggioranza saprà reggere la prova del governo senza finire prigioniera delle diverse visioni e ideologie. Staremo a vedere.

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